«Oggi su Libero in un bel pezzo di Antonio Rapisarda si parla di Gioventù Nazionale. La destra brutta, sporca e cattiva che la sinistra vuole raccontare semplicemente non esiste. Accanto a Giorgia Meloni, in Fratelli d’Italia, cresce una generazione determinata e preparata, che parla di lavoro, famiglia, ambiente, futuro e che prende consensi da Nord a Sud. Avanti ragazzi.»
Non nasconde un pizzico di orgoglio Fabio Roscani, Presidente Nazionale di GN, nel commentare su Facebook l’articolo del nostro Antonio Rapisarda che oggi su Libero racconta le nuove leve della classe dirigente di FdI.
La Meloni fa crescere un partito di ventenni
Titola così il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, svelando la formula vincente della Generazione Fenix che ha eletto da Nord a Sud oltre 300 amministratori under 30.
«Oltre 300 eletti da Nord a Sud. Più di 80mila le preferenze raccolte in tutte le tornate. Ma soprattutto è interessante l’età media: 27 anni…». Sottolinea Roscani, intervistato da Rapisarda.
Tra questi il neoconsigliere Stefano Cavedagna che di GN è portavoce nazionale, Nicole Matteoni, nominata assessore alla Famiglia a Trieste, Francesco Di Giuseppe uno dei vice presidenti nazionali del movimento risultato il più votato del centrodestra a Roseto degli Abruzzi, Valerio Lomanto, eletto presidente del VI Municipio di Torino. Senza dimenticare il Consigliere regionale del Veneto, Tommaso Razzolini, eletto l’anno scorso con più di 4mila preferenze. Ai ruoli nella pubblica amministrazione si sommano anche quelli di impegno nella società civile e nel terzo settore. E’ il caso di Mario Pozzi vice presidente di Gioventù Nazionale, di recente approdato alla guida del MODAVI Onlus, Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano.
La classe dirigente del partito di Giorgia Meloni
Giovani leve che si sono riunite ieri a Roma per siglare un patto generazionale, presenti Francesco Lollobrigida, Luca Ciriani e Giovanni Donzelli a rappresentare deputati, senatori e organizzazione di Fratelli d’Italia.
Un patto che li vedrà rinforzare le fila di una classe dirigente già ben presente dentro e fuori dalle Istituzioni, composta da laureati quarantenni con un’esperienza di pubblica amministrazione alle spalle e un bassissimo tasso di “trasformismo”, come ricorda Rapisarda citando Data Room della Gabanelli che ha analizzato l’infrastruttura di FdI nei giorni scorsi.
L’avanzata della “generazione Fenix”, insomma – chiosa il nostro cronista – smentisce alla radice la vulgata che vorrebbe un vuoto dietro la guida carismatica di Giorgia Meloni.
CaCaraa Giorgia, spero che
Grazie Giorgia,
Sono della vecchia, fedele, guardia, ricordo i principi, condanno gli errori anche se cerco di contestualizzarli, visto che allora erano comuni benché terribili. Tu rinnovi le speranze. Un bacio a Ginevra.