Giorgia Meloni la prima ad arrivare a Hiroshima per la riunione del G7. Il premier sarà anche l’unica donna al tavolo dei sette, la quinta in tutta la storia di questo summit, dopo la tedesca Angela Merkel, la canadese Kim Campbell, e le inglesi Margaret Thatcher e Theresa May.
L’Italia in questo momento storico sta dimostrando molto, soprattutto a livello internazionale, presentandosi come partener affidabile e serio, il che è in buona parte dovuto alla capacità di relazionarsi in maniera diplomatica e allo stesso tempo autorevole del nostro premier, che tra le altre cose riesce a dialogare con molti partner stranieri nella loro lingua senza necessariamente ricorrere ad una mediazione linguistica, il che sicuramente facilita un dialogo aperto e franco.
Nella giornata di oggi, 18 marzo, si è tenuto il bilaterale pre-G7 tra Giappone e Italia, che coprirà la prossima presidenza.
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha accolto ricordando come nella sua visita a Roma avevano deciso di “elevare i rapporti a partenariato strategico”, e per cui desidera “ulteriormente concretizzare questa relazione”, sottolineando anche di essere molto lieto del fatto che si sia giunti a un’intesa per i negoziati sulla collaborazione cinematografica.
Il Presidente del Consiglio ha voluto fare le congratulazioni al partner giapponese “per la determinazione e la serietà con la quale stai gestendo la presidenza giapponese del G7 in un anno sicuramente non facile”, e ha ribadito che è fondamentale, essendo l’Italia il prossimo presidente del G7, “ancora di più che la nostra cooperazione sia molto stretta.”
Fondamentale è lavorare insieme per “la sicurezza e per la sicurezza economica”, ha voluto specificare il premier italiano, che ha concluso dicendo di essere “molto contenta della concretezza con la quale abbiamo dato seguito agli impegni che ci eravamo assunti con la scorsa visita a Roma di Kishida, occasione in cui abbiamo elevato i nostri rapporti a partenariato strategico.”
Il Presidente del Consiglio ha condiviso l’impostazione di Kishida del G7, volta ad una cooperazione sui 4 temi del G7, ovvero mantenere coesione nei confronti della Cina, il Global South, l’Ucraina e il disarmo nucleare, sottolineando anche attraverso un post social che con il Giappone “Siamo uniti nell’impegno a tutela di un ordine internazionale fondato sulle regole della pace e della stabilità, da scienza e tecnologia a cooperazione industriale e sicurezza”.
Tra i temi affrontati anche quello relativo alla sicurezza energetica, in merito al quale, da quanto si apprende, Meloni ha ribadito la necessità di non creare altre dipendenze strategiche, ma di puntare sulla diversificazione delle fonti.
Il bilaterale Italia-Giappone si inserisce in un momento significativo, considerando soprattutto il passaggio che ci sarà a breve dalla presidenza giapponese a quella italiana in sede di G7. L’incontro fra i due partner si è svolto in un clima molto cordiale, è durato circa un’ora protraendosi oltre la durata prevista dai canoni giapponesi, il che appare un segnale molto positivo per lo sviluppo di queste relazioni.
Il Giappone è la terza potenza economica nel mondo, rendendolo un interlocutore privilegiato e di importanza fondamentale nel progetto che l’Italia sta portando avanti in termini di riappropriazione del suo legittimo ruolo nello scenario globale.
I colloqui intercorsi nella mattina di oggi fanno vivere un ulteriore passo in avanti nella collaborazione italo-giapponese, alla luce di un confronto franco e aperto basato su una visione internazionale condivisa.
I rapporti bilaterali, che si sono evoluti in termini di partenariato strategico già dallo scorso gennaio, confermano inoltre come il nostro Paese sia percepito in maniera positiva e come alleato determinante su moltissimi fronti strategici. L’Italia è un Paese ricco di risorse naturali, tecnologiche, alimentari, imprenditoriali e sta esportando il suo marchio nel mondo, sta facendo conoscere la sua italianità e il suo ingegno sempre di più, facendo apprezzare la nostra nazione, che in questo momento gode finalmente di una classe politica di livello capace di confrontarsi in maniera costruttiva con i diversi partner mondiali.