“Il primo passo per risolvere il problema della migrazione è il rispetto della sovranità nazionale e, quindi, dei confini. Per decenni l’Unione europea ha imposto politiche migratorie che non sono in contatto con la realtà e le esigenze dei paesi membri. Ogni nazione ha l’autorità di decidere chi entra nel suo territorio”.
Così Santiago Abascal, leader di VOX, movimento dei patrioti spagnoli, in un’intervista a Valeurs Actuelles.
“Le correnti globaliste – continua – hanno promosso una società multiculturale che ha fallito e impoverito la vita dei cittadini in tutti i settori: sociale, culturale ed economico. Oggi le donne europee non possono camminare liberamente nei quartieri capitali come Parigi, Londra, Bruxelles, ecc. In Spagna non siamo ancora arrivati
In Vox difendiamo pertanto l’immigrazione legale, ordinata e assimilabile. Esattamente il contrario di ciò che le élite globaliste hanno fatto per decenni”.
Il Globalismo persegue il Nuovo Ordine Mondiale
“Il globalismo persegue la dissoluzione degli stati nazionali al fine di rafforzare le basi di un nuovo ordine mondiale in cui le decisioni vengono prese nonostante gli interessi nazionali, vale a dire in un modo non democratico che ignora la sovranità”. Dice il leader sovranista spagnolo. “Spetta agli spagnoli scegliere il futuro della Spagna, in quanto spetta ai francesi decidere il futuro della Francia. Ci opponeremo sempre a progetti totalitari che costringono le persone a pensare in un certo modo, che li costringono a distruggere le loro radici e la loro cultura. Gli spagnoli non ci hanno scelto per prenderci cura degli interessi dei paesi vicini, ma per fornire soluzioni ai nostri problemi. Alcuni leader farebbero molto meglio”.
Le radici cristiane e la Reconquista spagnola
L’intervista prosegue sul tema delle radici cristiane e della persecuzione dei cristiani nel mondo e Abascal, come sovente accade, cita la Reconquista spagnola.
“L’Europa non può essere compresa senza le sue radici cristiane”, dice. “L’inizio del declino dell’Unione europea nel 2002 coincide con l’esclusione e l’emarginazione del cristianesimo nella Costituzione europea fallita, che è stata poi introdotta nel trattato di Lisbona. Come diceva Giovanni Paolo II, “il cristianesimo […] ha contribuito alla formazione di una coscienza comune dei popoli europei e ha dato un importante contributo allo sviluppo della loro civiltà”. Oggi la religione cristiana è la più perseguitata al mondo, nel silenzio delle oligarchie”.
E aggiunge. “La Spagna che, come ha sottolineato il filosofo Julián Marías, perchè ha deciso di essere europea espellendo l’Islam. D’altra parte, per quanto riguarda il contesto di cui stai parlando, menzionare la Reconquista è più che appropriato. Basta guardare alla situazione nei distretti francesi in cui la comunità islamica ha maggiormente proliferato: discriminazione nei confronti delle donne, persecuzione degli omosessuali e aumento dei crimini sessuali”.