“Un sentito grazie al giornalista di Fanpage, che ieri, spacciandosi per poliziotto, si è intrufolato all’interno della fiaccolata e del presente che vengono svolti da oltre 20 anni a questa parte con le stesse modalità, nello stesso luogo e alla solita ora, documentando che sentimenti come l’amore per la patria e il ricordo di chi ha dato la vita per essa, non sono propaganda elettorale, ma vivono nei cuori di ogni giovane di destra impegnato in politica in modo completamente disinteressato.
Cercavate lo scandalo del saluto romano, o qualche rito strano per puntare il dito, avete trovato, però, una schiera di giovani che ogni anno si ritrovano per rinnovare il proprio giuramento nei confronti di chi questa patria l’ha veramente amata. L’albero piantato nel Parco della Rimembranza e dedicato a Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, che alimentiamo ogni anno con nuova terra, è simbolo di vita e non di morte, è memoria storica perché gli anni del piombo contro ragazzi innocenti non tornino più, è consapevolezza che “sono le piccole cose che tengono a bada l’oscurità”.
È quanto dichiara Francesco Todde, presidente di Gioventù nazionale Roma.