Addio assistenzialismo grillino, con il dl Coesione torna il lavoro anche al Sud: assunzioni e agevolazioni per donne e giovani

È finita l’epoca dello sterile assistenzialismo grillino. Grazie al Governo Meloni torna il lavoro: calo della precarietà e aumento degli occupati sono i segnali inequivocabili che il mercato del lavoro è tornato a muoversi, dopo gli anni bui della pandemia e dopo il rischio del collasso finanziario dovuto alle misure “gratuite” formulate dalle menti dei pentastellati. In questo senso, il decreto Coesione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 7 maggio, prevede un intenso piano di sgravi, agevolazioni e nuove assunzioni rivolto principalmente a categorie fragili e più in difficoltà, come giovani, donne, disoccupati, lavoratori autonomi, imprese in crisi, con riguardo specialmente alle Regione del Sud Italia.

Incentivi e nuove assunzioni per donne e giovani

Un posto di primo piano è riservato al lavoro giovanile, che negli ultimi mesi ha già conosciuto un aumento. Con il dl Coesione, dal primo settembre prossimo al 31 dicembre 2025, i datori di lavoro potranno assumere under 35, precedentemente mai occupati a tempo indeterminato, con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato usufruendo per un periodo fino a 24 mesi dell’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per un importo massimo di 500 euro per ogni lavoratore. Per le imprese aventi sede in Abruzzo, Molise, Regioni meridionali e Isole, l’importo massimo sale a 650 euro.

Per le donne, invece, un investimento dal valore di 364 milioni di euro permetterà di ottenere, proprio come per i giovani, un esonero del 100% fino a 24 mesi sui contributi previdenziali, per un valore massimo di 650 euro, per il datore di lavoro che assumerà una donna con contratto a tempo indeterminato fino al dicembre 2025. Nessun limite di età, ma le donne dovranno essere prive di una retribuzione da almeno 6 mesi per le residenti nelle Regioni della Zona Economia Speciale unica per il Mezzogiorno, e da almeno 24 mesi per le residenti nel resto della Nazione.

Lo stesso esonero è riservato a qualunque altra assunzione che avverranno nella ZES unica per il Mezzogiorno, attraverso il cosiddetto Bonus ZES. In questo caso, i datori di lavoro potranno usufruire dello sgravio se il dipendente ha compiuto 35 anni, è disoccupato da 24 mesi e se viene assunto all’interno dell’area ZES. È previsto che l’insieme di queste tre misure porterà alla creazione di 346mila nuovi posti di lavoro.

Agevolazioni per le imprese

Il Governo ha inoltre previsto un finanziamento di quasi 1 miliardo di euro a sostegno del lavoro autonomo, con due diversi interventi: Autoimpiego Centro Nord Italia e Resto al Sud 2.0, due piani che appoggeranno giovani e disoccupati nell’affacciarsi nel mondo del lavoro autonomo, con la previsione di corsi di formazione e di progettazione preliminare. Con Autoimpiego Centro Nord Italia, in particolare, è possibile usufruire di un voucher di 30mila euro per l’acquisto di beni al fine avviare la propria attività imprenditoriale, 40mila se si tratta di beni tecnologici e innovativi. Simile Resto al Sud 2.0, che prevede un voucher di 40mila euro che sale a 50mila in caso di acquisto di beni e servizi innovativi.

Sono poi previsti degli incentivi per l’imprenditoria in settori vicini all’innovazione, alle nuove tecnologie, alla transizione ecologica e digitale: gli under 35 anni disoccupati che avvieranno la propria attività entro dicembre 2025 potranno fare richiesta dell’esonero del 100% dal versamento dei contributi fino a un massimo di 800 euro mensili per i dipendenti minori di 35 anni e assunti a tempo indeterminato, anch’essi fino a dicembre 2025. L’esonero sarà valido non oltre il 2028.

Insomma, anche attraverso il decreto Coesione approvato pochi giorni fa in Consiglio dei Ministri, il Governo Meloni dà un’altra importante spinta in avanti al lavoro e all’occupazione, dopo i record di posti di lavoro occupati, di contratti a tempo indeterminato e di occupazione femminile raggiunti negli ultimi mesi.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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