“Il settore sementiero è fondamentale per centrare l’obiettivo di sovranità alimentare che il governo Meloni si è prefissato e proprio con questo scopo il confronto in atto da due anni e mezzo tra Masaf e Assosementi deve essere ulteriormente rafforzato”.
Queste le prime dichiarazioni del sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, intervenendo in collegamento all’assemblea nazionale di Assosementi.
“Per dare forza all’agricoltura italiana stiamo investendo molto in progetti e risorse sulle filiere, ma il presupposto di partenza deve essere quello di avere un settore sementiero nazionale forte. Condivido quindi in pieno il valore strategico del seme ribadito anche oggi dal presidente Eugenio Tassinari davanti all’assemblea nazionale e nei nostri precedenti incontri. Dobbiamo intensificare l’attività di ricerca e certificazione per recuperare il ritardo accumulato negli anni e per far riguadagnare terreno al settore dobbiamo incentivare la sinergia tra attività dei privati, rappresentati da Assosementi e attività istituzionali. In questi due anni e mezzo di attività come Masaf abbiamo riorganizzato gli enti che collaborano con il ministero, a partire dal Crea, per conferirgli maggiore impulso nella sua attività terza di ricerca e certificazione del lavoro dei soggetti privati. Su questo punto e su molti altri passaggi fondamentali per il settore sementiero siamo pronti a proseguire il confronto, come abbiamo già dimostrato in passato e come dimostra l’attivazione del tavolo sementiero.
Le quote di mercato perdute sono certo che si possano e si debbano recuperare per emanciparci dalla dipendenza dai produttori esteri, senza attivare chiusure e dazi, ma anzi aprendosi al mercato con progetti innovativi quali ad esempio le Tea, nelle quali il settore sementiero può rivestire un ruolo fondamentale. Anche nel florovivaismo orticolo per il quale stiamo per presentare i decreti attuativi, nel quadro della legge delega al governo, – ha dichiarato il sottosegretario La Pietra – i produttori italiani di sementi possono dare un contributo importante e sono fiducioso che, intensificando il rapporto tra pubblico e privato, potremo dare nuovo slancio al settore e a tutto il comparto agricolo italiano”.
