Che il Movimento 5 Stelle si sia fatto Casta, come e peggio di quella contro cui fingevano di scagliarsi i grillini lo abbiamo detto e ripetuto più volte. Tra gli esempi più recenti c’è Luigi Di Maio che ha creato un vero e proprio poltronificio tra amici ed ex compagni di scuola. Ne abbiamo parlato anche ultimamente qui.
Del resto, Giorgia Meloni lo ha spiegato bene quando ha detto che il movimento 5 stelle ha aperto si la scatoletta, ma per abbuffarsi di tonno.
E ora Bonafede, Ministro di (Dis)Grazia e Giustizia dei due Governi Conte, riesce ancora una volta a confermare la teoria che questi urlatori di vaffa a destra e manca erano poco più che piazzisti, pronti a piazzarsi al posto della Casta che promettevano di far sparire per sempre.
E lo fa, imbarazzando per l’ennesima volta la sua maggioranza nelle ultime settimane, dopo scarcerazioni di mafiosi e altre oscenità, proprio toppando su uno degli argomenti tabù per la casta grillina: i voli blu.
Parliamo dei voli di Stato che come l’uso delle auto blu, sono stati per anni uno dei loro cavalli di battaglia per aizzare i cittadini contro chiunque fosse al Governo tranne loro, salvo poi utilizzarli proprio nel peggiore dei modi. Come si cambia.
Così DJ Fofò, sicuramente in Bonafede si intende, si scopre abbia ha percorso duecento chilometri per la modica cifra di diecimila euro a spese dei cittadini si intende. Questo perchè ha usato un aereo di Stato, un Falcon, decollato lo scorso 27 febbraio da Napoli per atterrare a Roma. Scelta dettata per motivi di “sicurezza” secondo quanto rivela il Tempo.
Dopo anni di campagne d’odio con danni probabilmente irreversibili per la tenuta democratica della Repubblica e l’immagine delle Istituzioni (che continuano a rovinare dall’interno adesso), questi paladini de “la qualunque”, si rivelano per quello che sono sempre stati: la cialtroneria in politica. Ma vaffa…