Il Governo Conservatore di Boris Johnson sta valutando quella che è da sempre una proposta di Fratelli d’Italia sul tema della tutela ambientale.
Il segretario all’ambiente George Eustice ha infatti dichiarato domenica alla BBC che mentre il Regno Unito cercherà di elaborare standard multilaterali sull’ambiente, una “tassa di frontiera sul carbonio” sarebbe un’opzione per i paesi che non riducono le proprie emissioni.
“[…] non permetteremo che i produttori di questo paese siano tagliati fuori da quelli che non stanno facendo la loro parte, e non esporteremo l’inquinamento”, ha detto Eustice al programma Andrew Marr della BBC.
E sulla necessità di imporre “dazi di civiltà” a chi non fa la propria parte sull’emergenza climatica e ambientale (ma anche sui diritti dei lavoratori e le libertà individuali) era tornata Giorgia Meloni di recente, commentando il G20 svoltosi in Italia: “Felice per il prestigio alla nostra Nazione per un G20 svoltosi senza incidenti o particolari problemi. Sul clima, purtroppo ancora una volta l’Europa non ha posto sul tavolo l’unica grande arma a sua disposizione: dazi di civiltà nei confronti di chi non rispetta l’ambiente. Il libero mercato a livello mondiale può avere effetti positivi solo se equo e basato su valori e regole condivise. Dalla tutela dell’ambiente alle condizioni di lavoro, agli standard di sicurezza. Problema che neanche questa volta è stato sufficientemente affrontato”, ha detto il Presidente di Fratelli d’Italia e di ECR party.
Il partito dei patrioti italiani con il motto “chi ama la patria difende l’ambiente” è da tempo impegnato nel costruire una visione ambientalista conservatrice, lontana e distinta dalle tentazioni ambiental-populiste del “Gretismo”.
Per questo, FdI chiede norme all’avanguardia in Europa per la tutela dell’ambiente e dazi di civiltà nei confronti dei prodotti importati da Stati che non rispettano gli standard occidentali di tutela dell’ambiente, come la Cina, lo stato più inquinante al mondo.