“La tragedia di Corinaldo deve far riflettere sia riguardo le eventuali responsabilità che vanno accertate con celerità, e sia circa un fenomeno, quello delle bande di malviventi che utilizzano spray urticanti per commettere furti e atti di violenza nel corso di iniziative pubbliche. In particolare, come hanno rilevato alcuni indagini condotte dalla stampa, in soli due anni si sono registrati 23 casi simili e per gran parte tutti localizzati nell’Italia settentrionale e centrale. E’ uno scenario preoccupante rispetto al quale è necessario intervenire per innalzare i livelli di sicurezza e di tutela all’interno dei locali pubblici frequentati da giovani, ed introdurre misure volte a reprimere queste organizzazioni criminali. Perciò ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Salvini per sapere se il governo è consapevole di questo fenomeno, e soprattutto quali misure intenda assumere per fronteggiare questi gravi atti delinquenziali. Tutto ciò però non deve far perdere di vista anche un altro tema quello dell’etica, dell’educazione, che, probabilmente, non è sufficientemente patrimonio di tutti. I ragazzi, soprattutto quelli delle ultime generazioni, sono troppo spesso abbandonati a se stessi, spesso crescono da soli e, non per cattiveria, ma perché la società spesso non permette alle famiglie di essere loro vicini. Questi sono aspetti non normativi, bensì di etica, di cultura, di formazione e lo Stato, il legislatore, e coloro che governano questo Paese devono inviare un messaggio che, da una parte regoli la civile convivenza e accerti le responsabilità e, dall’altra, crei cultura, nei giovani e per i giovani, fornendo contemporaneamente ai genitori e alle famiglie quei supporti che oggi spesso non trovano”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi.