“È inquietante pensare che la verità sia così temibile per qualcuno, dopo così tanti anni, e a scapito dei familiari e dei figli dei. La notizia di un accordo intercettato fra il senatore pentastellato Scarpinato, componente della Commissione Antimafia, e il dottor Natoli, ex presidente della Corte d’Appello di Palermo, e attualmente sotto indagine, proprio per interferire con un’audizione della commissione antimafia è una vicenda che va accertata, e chiarita, perché inquina non solo l’immenso lavoro che la commissione parlamentare sta portando avanti per far emergere la verità storica dietro gli omicidi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma la memoria stessa che il Paese ha rispetto a una tale tragica stagione di predominio della mafia e di buio istituzionale. Se fosse vero, sarebbe inquietante e ci riporterebbe all’ipotesi desolante che, a distanza di decenni, qualcuno stia ancora tentando di insabbiare la verità”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Giandonato La Salandra, componente della Commissione Antimafia.