Sono le 19,50 di un martedì a pochi giorni dal Natale, Strasburgo è piena di luci e colori, e i mercatini in ogni angolo del centro danno un senso di calore e di serenità interrotto all’improvviso.
Armato di una pistola automatica, Chérif Chekatt ha iniziato a fare fuoco in rue des Orfèvres, proprio dove c’è la maggiore affluenza di persone. Poi ha iniziato il suo cammino di morte attraverso l’area pedonale della città, sparando più volte contro le persone che incrociava, o usando il coltello contro qualcun altro.
Alcune delle persone colpite sono state rinvenute con un proiettile in testa”, ha detto il sindaco di Strasburgo, Roland Ries, affermando che la maggior parte delle vittime sono di sesso maschile. Lungo la strada, Chekatt ha affrontato e tentato di uccidere quattro soldati delle Sentinelle che hanno ingaggiato con lui uno scontro a fuoco. Il magrebino, colpito da una pallottola al braccio, poco dopo le ore 20,00 è riuscito a saltare su un taxi lungo la Big Island, nel centro storico, autovettura che lo ha scaricato dieci minuti dopo nel distretto di Neudorf, a sud della città. Quando Chekatt è uscito dal taxi, è scoppiata una nuova sparatoria con un’altra pattuglia. In Rue de Saint-Dié, il presunto killer è stato poi avvistato da una pattuglia. I poliziotti gli hanno ordinato di fermarsi, ma Cherif Chekatt è riuscito nuovamente a fuggire.
In questa mezz’ora di sangue, Chekatt ha colpito anche il nostro connazionale Antonio Megalizzi, ventinovenne giornalista proveniente dal Trentino, ma nativo della Calabria. Giornalista ma anche conduttore radiofonico, Megalizzi lavora per Europhonica, prima redazione composta da studenti e professionisti delle radio universitarie di tutta Europa che sta per far partire un programma radiofonico condiviso mirato a dare voce agli studenti e ai media universitari indipendenti.
Sul suo giovane collaboratore, con un twitt, Europhonica ha scritto: “#IT Riguardo allo staff italiano di Europhonica a Strasburgo: dobbiamo confermare che la situazione è grave. Il collega italiano è in ospedale in grande difficoltà. Vi chiediamo di nuovo di rispettare la famiglia e di attendere i futuri sviluppi della vicenda!”
Megalizzi si trovava a Strasburgo per seguire il lavori della Commissione Europea, e l’altra sera aveva colto l’occasione per poter visitare i mercatini di Natale della città considerati tra i più belli del continente. “Antonio sta lottando per sopravvivere. Ce la deve fare, è il ragazzo migliore che abbia mai conosciuto”, dice Danilo Moresco, noto ristoratore trentino, e padre di Luana, la fidanzata di Antonio. Poi aggiunge: “Il ragazzo ha un proiettile conficcato alla base del cranio vicino al midollo spinale in un punto, hanno detto i sanitari, in cui è impossibile operare almeno per ora”. Per questo Megalizzi non è stato sottoposto a intervento chirurgico, ma viene mantenuto in vita da appositi macchinari, in attesa che la situazione possa cambiare in meglio e permettere almeno un tentativo di intervento. Certo è che i sanitari in generale non sembrano per niente ottimisti e che l’attuale posizione del proiettile non promette nulla di buono.
Per ora, per questo giovane ci sono solo le preghiere di tutti.