Arresto Messina Denaro: ecco perché le allusioni complottiste non reggono.

Dopo trent’anni di latitanza, lo scorso 16 gennaio presso la clinica La Maddalena di Palermo, i carabinieri del ROS hanno arrestato il boss mafioso Matteo Messina Denaro.

Nelle ore successive all’arresto, ha cominciato a circolare sui social network una video-intervista del collaboratore di giustizia Salvatore Baiardo, rilasciata a novembre 2022 a Non è l’Arena.  

Baiardo prima si dice speranzoso circa l’abrogazione dell’ergastolo ostativo, poi, incalzato dalle domande di Giletti, risponde: “Che arrivi un regalino? Magari presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato e faccia una trattativa per consegnarsi lui stesso per fare un arresto clamoroso? E così arrestato lui magari esce qualcuno che si trova all’ergastolo ostativo senza che ci sia clamore”. Aggiunge che sarebbe “un fiore all’occhiello per il nuovo Esecutivo”.

Infine, presume che l’arresto del latitante sarebbe stato intrecciato con un’abrogazione o una sostanziale modifica dell’ergastolo ostativo, che, sempre secondo Baiardo, si sarebbe verificata nei mesi successivi all’intervista.

Quanto sostenuto da Baiardo, ha alimentato ricostruzioni complottiste circa il coinvolgimento poco trasparente del Governo Meloni nell’arresto. Ricostruzioni che continuano a rimbalzare sui social, sui giornali e sui media.

Altri commentatori, giornalisti e politici, invece, hanno affermato che la radicale riforma delle intercettazioni, che il Governo ha intenzione di effettuare nell’ambito di una più organica riforma della giustizia, impedirebbe arresti simili in futuro.

Immancabile, infine, il commento di Roberto Saviano, che, in un’intervista su La Stampa sostiene che questo “sia uno degli esecutivi meno antimafiosi che il Paese abbia avuto”.

Si tratta di malcelate allusioni complottiste, che non trovano nessun riscontro nella realtà.

Meme social

Si ricorda, infatti, che uno dei primi provvedimenti di questo esecutivo è stato il cosiddetto DL Rave, che ha modificato la disciplina dell’ergastolo ostativo, in modo che fosse conforme alle indicazioni della Corte Costituzionale e CEDU, evitando che una pronuncia di incostituzionalità potesse demolire questo istituto giuridico, fondamentale per la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata.

Dunque, quanto detto da Baiardo, si basa su una premessa falsa: per Baiardo, il Governo Meloni avrebbe abrogato l’ergastolo ostativo per i mafiosi. Invece, ha fatto esattamente il contrario.

Nemmeno l’obiezione che riguarda il tema delle intercettazioni poggia su basi concrete. Infatti, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha più volte evidenziato che le intercettazioni sono assolutamente indispensabili nella lotta contro la mafia e il terrorismo, precisando che gli aspetti che bisogna cambiare riguardano l’abuso che se ne fa per i reati minori e la conseguente diffusione sulla stampa di segreti individuali e intimi che non hanno niente a che fare con le indagini.

Pertanto – con buona pace di Roberto Saviano – non siamo difronte ad uno degli esecutivi meno antimafiosi che il Paese abbia avuto, semplicemente perché, per questo Governo l’arresto di Messina Denaro rappresenta una vittoria per lo Stato e contribuisce alla diffusione della cultura della legalità e della lotta alla mafia, soprattutto tra i più giovani.

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Federica Ciampa
Federica Ciampa
Romana classe 1995. Da sempre appassionata di politica, si laurea in Giurisprudenza. Dopo aver lavorato in diversi think tank legati al mondo della politica e delle istituzioni, attualmente fa parte dell'Ufficio Studi di Fratelli d'Italia.

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