“Fa sorridere il tentativo di arrampicarsi sugli specchi del presidente Bonaccini proteso a tentare di giustificare la sua doppia posizione (ieri favorevole, oggi contraria) sull’autonomia differenziata. Criticare come fa Bonaccini il possibile trasferimento alle Regioni di alcune funzioni previste dalla Costituzione – così modificata 23 anni fa con il voto determinante del suo schieramento politico, e non di altri – manifesta il patetico tentativo del Presidente dell’Emilia Romagna di nascondere la realtà dei fatti. Non a caso, e’ proprio in ragione e applicazione dell’articolo 117, comma 3, della Costituzione che l’Emilia Romagna approvò nel 2017 il Piano energetico regionale a valere fino al 2030. Ma davvero Bonaccini pensa di riuscire a nascondere che l’Emilia-Romagna ebbe ad approvare uno dei 20 piani energetici regionali, oggetto del sua recente stupore?Anche sulla politica scolastica Bonaccini ha le idee annebbiate: infatti, secondo la Costituzione e l’accordo preliminare siglato nel 2017 tra Governo e Regione Emilia Romagna “l’assetto ordinamentale statale dei percorsi di istruzione e delle relative dotazioni organiche rimane in capo allo Stato”. Quindi svanisce nel nulla l’altra accusa di Bonaccini secondo cui ci sarebbero 20 istruzioni diverse. Nei fatti la demagogia non porta bene a Bonaccini costretto oggi, da parlamentare europeo, a sconfessare Bonaccini presidente della Regione Emilia Romagna, fautore ante litteram dell’autonomia differenziata. Un po’ come Elly Schlein che da vice presidente di Bonaccini condivideva la politica dell’autonomia differenziata perseguita dal presidente della Regione Bonaccini e che oggi, da segretaria del PD, scende in piazza contro la stessa. Due partiti nella stessa commedia o due commedie nello stesso partito? Al migliore attore l’ardua sentenza”.
Lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.