Bagnoli, la grande occasione per la destra di governo di dare una svolta a Napoli

Le scorse elezioni politiche, che hanno consacrato alla vittoria Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, daranno alla Destra la grande occasione per dimostrare anche a Napoli, laddove non governa dall’inizio degli anni “60 con Achille Lauro, la sua capacità di incidere concretamente sul tessuto socio-economico della città con una propria visione.

La “grande occasione” è data da Bagnoli, da quel processo di rigenerazione urbana mai partito che rappresenta il più clamoroso fallimento della sinistra in questa città, una rinascita che avrebbe dovuto essere realizzata attraverso un’opera di risanamento ambientale di tutta l’area e che vede il suo inizio più di trent’anni fa.

Come si ricorderà il Governo Renzi, con il decreto “Sblocca Italia”, riconobbe l’area di Bagnoli come sito di interesse nazionale e decise che allo Stato venivano attribuite alcune funzioni per individuare e realizzare i lavori di messa in sicurezza e bonifica dell’area ma anche per definire gli indirizzi per la riqualificazione urbana dell’area, garantendo comunque meccanismi di confronto con Comune e Regione.

La formazione, approvazione e attuazione del programma di risanamento ambientale e del documento di indirizzo strategico per la rigenerazione urbana fu affidato ad un Commissario straordinario del Governo e ad un Soggetto Attuatore poi individuato in Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia.

Eravamo nel 2014 e, dopo otto anni, tutto è più o meno come allora perché poco è stato fatto per dare impulso alla riqualificazione ed allo sviluppo di un’area storicamente critica sotto il profilo ambientale e così fondamentale per lo sviluppo economico di Napoli.

Il nuovo governo avrà, quindi, con la nomina di un nuovo Commissario straordinario, attualmente l’incarico è ricoperto dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e dei nuovi vertici di Invitalia, la possibilità di determinare una svolta radicale attraverso un riequilibrio ambientale che possa consentire il recupero di un sito di straordinario interesse paesaggistico tenendo conto che la piana di Bagnoli fa parte del golfo di Pozzuoli che è uno dei posti più belli dell’antichità.

Una svolta che dovrà dare certezze per attrarre investimenti partendo dalla necessità di fare chiarezza sulla destinazione dell’area che dovrà privilegiare la vocazione turistica dell’area, tornando alle determinazioni che il Consiglio Comunale deliberò nel ’96 con la demolizione dei due pontili, la eliminazione della colmata, la eliminazione del porto, l’arretramento degli insediamenti urbani e di Città della Scienza.

Bisognerà lavorare tenendo conto che ci troviamo in una zona ad alto rischio sismico permanente, recuperando la morfologia naturale della costa, ma soprattutto accelerando e completando il recupero ambientale e la bonifica dell’area con la elaborazione di un masterplan strategico capace di individuare una chiara direttrice di sviluppo.

Nel processo di definizione di una strategia di sviluppo per Bagnoli bisognerà necessariamente coinvolgere gli attori locali (istituzioni, associazioni, mondo dell’impresa, parrocchie ecc.) mettendo in campo un processo di consultazione partecipativa per individuare le sfide e le opportunità senza tralasciare i principali problemi e le opportunità già presenti sul territorio.

Su questo si misurerà la capacità di governo della Destra, dando una risposta ad una vicenda che va avanti dal ’91, da quando l’Italsider chiuse, voltando pagina rispetto ad un passato fatto di sprechi dove sono stati letteralmente buttati dalla finestra centinaia e centinaia di milioni di euro tra bonifiche non fatte, opere incompiute, fallimenti societari e sequestri della magistratura.

Anche Renzi, da Presidente del Consiglio dei Ministri, eravamo nel 2014, si giocò molto della sua credibilità dichiarando che: “Bagnoli è uno scandalo di cui da oggi rispondo io”. Ma lo scandalo è ancora lì tutto in piedi e Renzi da allora non ha perso solo la credibilità ma anche la faccia.

Con la vittoria del centrodestra e con Giorgia Meloni probabile nuovo Presidente del Consiglio, si riaccende la speranza perché non possiamo più permetterci di avere uno dei posti più suggestivi del mondo in quelle condizioni e Bagnoli, come riconosciuto da tutti, rappresenta un sito di interesse nazionale ed uno dei punti da cui può ripartire la rinascita di Napoli.

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Luigi Rispoli
Luigi Rispoli
Giornalista pubblicista, organizzatore del Premio Masaniello – Napoletani Protagonisti, fondò insieme al poeta Salvatore Barone il gruppo musicale Vento del Sud, è stato componente della Giunta Esecutiva Nazionale del Centro Sportivo Fiamma ed ha fatto parte del Comitato Regionale del CONI per l'organizzazione dei Giochi Studenteschi, è direttore editoriale di Questanapoli, periodico a distribuzione gratuita.

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