Bannon: ecco cosa gli ha chiesto la Annunziata ad Atreju

Prima di tutto, due parole per presentare Steve Bannon. Steve Bannon, di origine irlandese e democratica, è nato negli States, a Norfolk in Virginia il 27 novembre 1953. Laureato in pianificazione urbana con un master in Studi sulla Sicurezza nazionale, ha ottenuto nel 1985 un MBA con lode presso la Harvard Business School, ed è un giornalista, politico e produttore cinematografico, capo stratega del presidente degli Stati Uniti Donald Trump dal 20 gennaio al 18 agosto 2017. Fu lui, infatti, che indusse Trump a scendere in campo quando il magnate americano era 16 punti sotto la Clinton, e sempre lui con i suoi consigli e le sue strategie, ad azzerare quel gap, conducendolo alla vittoria.

Attualmente, Bannon ha fondato The Movement, una rete che vuole unire tutti i partiti di destra europei come Fratelli d’Italia, il Fronte nazionale francese, il Partito per la Libertà olandese, l’Alternativa per la Germania, la Lega italiana, il Partito della Libertà Austriaco, i Democratici Svedesi e l’UDC svizzera. Secondo Bannon, infatti, sarebbe in corso un sommovimento nazional-populista mondiale da assecondare e incoraggiare in tutte le maniere possibili. Così, in occasione della sua partecipazione ad Atreju, ha risposto ad alcune domande di Lucia Annunziata per la trasmissione di Rai 3 Ancora ½ ora.

Lucia Annunziata ha iniziato l’ intervista chiedendo a Steven Bannon dei suoi studi sulla storia romana, il latino, e che effetto gli facesse di ritrovarsi sull’Isola Tiberina, proprio al centro di quella Roma storica a lungo conosciuta sui libri. Il giornalista statunitense ha risposto sorridendo: “Ho già detto più volte che sono stato onorato per l’invito di Fratelli d’Italia. Io sono stato cresciuto come un cattolico di rito romano, e sono andato a una scuola cattolica dove in effetti ho imparato il latino. L’ho fatto traducendo Cesare, il De Bello gallico. Vede, se sei un cattolico in America cresci davvero con un profondo senso per la storia romana, e capisci anche come la storia romana abbia influenzato tanto ciò che è seguito. La parte per me più affascinante di quella storia è sempre stata la guerra civile, anche se più che la figura di Cesare ho amato quella dei Gracchi, perché sono stati sempre dalla parte della gente comune, della gente umile. E per questo sono felice di essere qui stasera, ospite di Fratelli d’Italia in questa meravigliosa cornice dell’Isola Tiberina a due passi dai Fori e da grandi templi, perché penso che sia proprio Fratelli d’Italia il partito che sta cominciando una sorta di rivoluzione, basata sui valori dei Gracchi, appunto essere dalla parte della gente comune. “

Lucia Annunziata ha incalzato Bannon chiedendogli di quello che sembra un rapporto privilegiato con il partito della Meloni: “Sento che lei cita molto spesso Fratelli d’Italia, questo vuol dire che in Italia è il suo interlocutore al posto della Lega di Salvini?” “No”, ha risposto il giornalista, e chiarisce: “Apprezzo la Lega come apprezzo Fratelli d’Italia. Giorgia e Matteo sono estremamente vicini, e io sono un grande ammiratore di entrambi. Infatti, penso proprio che la Meloni avrebbe dovuto essere di questo Governo.”

A questo punto, Bannon, su domanda specifica dell’Annunziata, ha illustrato perché l’Italia sembra essere così importante per The Moviment. Il giornalista ha iniziato spiegando che negli ultimi mesi sono accadute cose importanti che hanno messo l’Italia al centro del potere politico mondiale. La Brexit in Inghilterra, la vittoria di Trump negli States e, infine, dopo le ultime elezioni qui, un governo Lega – 5 stelle, che ha unito Nord e Sud, destra e sinistra, populismo e nazionalismo, flax tax e reddito di cittadinanza, la critica a un capitalismo di relazione e alla corruzione. Un governo, ha detto Bannon, sostenuto da due terzi della popolazione nazionale, che non vuole più essere governata contro i propri interessi. Prova ne è che quando si è cominciato a trattare per formare questo governo, il primo nome fatto venne respinto perché non gradito alla Banca Centrale Europea, un modo per rifiutare le richieste dei cittadini. In risposta, però, ci fu anche il rifiuto dei cittadini verso i papabili secondo la Banca Centrale Europea. Un rifiuto che ha significato uno più potenti momenti centrali del XXI secolo. Quello che in Italia sta accadendo ora, ha spiegato Bannon, è un po’ quello che è accaduto con la rivoluzione americana: la scoperta che la gente può governare se stessa, ed è quello che l’Italia sta sperimentando ora, con l’aiuto di guide rilevanti.

Bannon ha anche spiegato che era rimasto molto impressionato quando venne in Italia poco prima delle elezioni, e vide le grandi manifestazioni di piazza dei 5stelle, dei Fratelli d’Italia e della Lega, e vide come a partecipare c’erano tantissimi giovani, che però non parlavano di scuola o di temi giovanili, ma si ponevano le grandi domande sull’assetto mondiale, sulla responsabilità di una nazione verso i cittadini, su chi prende davvero le decisioni, e in tutto questo lo colpì che i grandi media sì e no che ne parlavano.

Poi l’Annunziata ha chiesto a Bannon se si trovi in Italia perché inviato da Trump. Bannon ha assolutamente negato questa possibilità, ricordando di aver lavorato con Trump per circa un anno, un tempo che aveva stabilito lui stesso prima ancora di iniziare quell’avventura, perché non era davvero interessato alla Casa Bianca. Poi, sulla domanda dell’Annunziata se essere sovranisti porti inevitabilmente al fascismo, Bannon si è detto in disaccordo. Sovranismo è difesa della propria Nazione, e non c’entra nulla con il fascismo, così come è assurdo dare del fascista a Orban, che ha la sola colpa di mettere l’Ungheria al primo posto, così come Giorgia Meloni e Salvini fanno con l’Italia.

Per finire, Lucia Annunziata ha ricordato a Bannon che lui spesso cita una famosa frase del Trono di Spade e gli ha chiesto che volesse dire con “… sta arrivando l’inverno”. Il giornalista americano ha annuito e ha detto che secondo lui siamo prossimi a un’altra drammatica crisi finanziaria anche peggiore di quella che abbiamo già sopportato, e che sarà bene non ci si faccia trovare impreparati.

Un predizione da far tremare le vene dei polsi… Allora forza Giorgia Meloni: ricostruiamo davvero una solida casa della destra da dove fronteggiare “l’inverno”.

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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