Joe Bastianich, noto imprenditore italo-americano e figura di spicco nel mondo della gastronomia e del vino, torna a far parlare di sé con le sue ultime dichiarazioni sui dazi imposti da Donald Trump. Intervenendo al Vinitaly 2025, l’8 aprile, Bastianich ha espresso una visione critica ma pragmatica sulle nuove tariffe del 20% applicate dal 9 aprile 2025 alle merci europee, vino incluso. Tuttavia, il suo messaggio è chiaro e rassicurante: gli americani non rinunceranno ai prodotti italiani.
«L’americano ama la tavola italiana e continuerà a mangiare cibo italiano e a bere vino italiano», ha dichiarato Bastianich in un’intervista al Corriere della Sera dell’8 aprile 2025, sottolineando la resilienza del Made in Italy nel mercato statunitense. Questa fiducia si basa sull’attrazione che i consumatori d’oltreoceano provano per la qualità e l’autenticità dei prodotti tricolori, un legame che, secondo l’imprenditore, i dazi non riusciranno a spezzare. «Il vino italiano da 20 dollari detiene il primato di vino più importato negli States», ha aggiunto, evidenziando il peso del settore negli USA e la sua capacità di resistere alle turbolenze commerciali (Corriere della Sera, 8 aprile 2025).
Pur critico verso la strategia di Trump, definita «egoista» e volta a «entrare nella storia» con l’eliminazione del debito pubblico americano, Bastianich non si limita a un giudizio negativo. In un’intervista a Vanity Fair Italia dello stesso giorno, ha spiegato: «I costi saranno mangiati un po’ dal produttore, dall’importatore e il cliente pagherà ancora di più, ma di una cosa sono sicuro: l’americano continuerà a comprare italiano». Questa previsione, supportata dalla sua esperienza diretta come produttore vinicolo in Friuli Venezia Giulia e ristoratore negli Stati Uniti, offre una nota di ottimismo per le imprese italiane preoccupate dall’impatto economico delle nuove tariffe.
Le sue parole arrivano in un momento cruciale, con oltre 3.000 buyer americani presenti al Vinitaly 2025 nonostante i dazi, un segnale concreto dell’interesse costante per il vino italiano. Bastianich, che ha dedicato la vita a promuovere il Made in Italy, ha concluso con un invito alla resilienza: «È normale che ci siano delle turbolenze ogni tanto, ma sono sicuro che tutto tornerà ad essere okay» (Corriere della Sera, 8 aprile 2025). Una rassicurazione che, in tempi incerti, suona come un incoraggiamento per il futuro dell’export tricolore.