Bertinotti, a Meloni avrei tirato un libro. Coro di proteste da FdI: la sinistra mostra il suo volto peggiore

Un tempo, ai tempi del terrorismo rosso delle Br, si dava la colpa “ai compagni che sbagliano e ai loro cattivi maestri”. Dopo decenni il mantra dei “compagni che sbagliano e dei loro cattivi maestri” torna di nuovo alla ribalta in nome di un gattopardismo rosso che non è stato mai messo in soffitta.

Nuova polemica, ma questa volta sulle parole dell’ex presidente della Camera e ex leader di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti. Se fosse stato seduto ancora fra i banchi di Montecitorio avrebbe reagito alle parole di Giorgia Meloni su Ventotene “tirandole un libro”. Un atto per cui poi “si sarebbe condannato” – è la consapevolezza – e che lo avrebbe fatto espellere dall’emiciclo ma “a trasgressione” si risponde con “trasgressione”, dice intervistato su LA7.

Fratelli d’Italia, già insorta per la lite fra Romano Prodi e una giornalista, protesta ancora più veementemente. Parlano in tanti, fra deputati e senatori: per il numero uno di FdI a Palazzo Madama, Lucio Malan, si tratta di un attentato all’incolumità della presidente del Consiglio, mentre per il presidente del partito di Meloni alla Camera, Galeazzo Bignami, in questo modo “la sinistra mostra il suo volto peggiore’. Nostalgia “canaglia”, interviene il ministro Tommaso Foti: “nostalgia di una sinistra che sbaglia”. E c’è chi, come il deputato Marco Perissa, chiede alla rete televisiva di “prendere le distanze”. Le critiche del centrodestra non dimenticano però Prodi. Incalzato sulle frasi del Manifesto di Ventotene lette dalla presidente del Consiglio, il Professore è stato protagonista di un litigio con una giornalista di Quarta Repubblica, Lavinia Orefici. Che – secondo quanto sostenuto dalla stessa cronista – è arrivato a tirarle i capelli. “Solo una mano sulla spalla”, è stata la replica. Il filmato andrà in onda domani sera su Rete4, fa sapere la trasmissione: esprime solidarietà il sindacato Unirai, mentre la maggioranza continua a invocare un intervento dell’Ordine dei giornalisti e della Fnsi.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

2 Commenti

  1. !GIORGIA MELONI HA RISVEGLIATO IL VAMPIRO!
    “Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia”: pronunciata da
    Giorgia Meloni è servita come frase di sblocco di un sortilegio.
    E’ stato infatti possibile rimuovere il piolo che lega il cuore del Vampiro alla terra
    e risvegliare la belva sanguinaria.
    Abbiamo assistito a interventi in Parlamento di “Onorevoli” che sbavanti hanno riversato
    il loro odio contro chi,Giorgia Meloni lo ha dimostrato,crede nella Democrazia Plurale
    e osteggia le Dittature.
    La vera natura di chi sta a sinistra,PD e simili,è rimasta la stessa: dopo il crollo
    del Muro di Berlino tutti i cambi di simboli e sigle,aggregazioni e altro,sono serviti
    per sopravvivere al mutamento epocale: nulla è cambiato nelle teste di coloro che,
    contaminati dalla lettura delle filosofie politiche dell’Ottocento,(Karl Marx e soci),
    hanno creduto e credono ancora di risolvere i problemi dell’umanità imponendo
    la Dittatura Comunista.

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