Biblioterapia: in corso la prima Accademia italiana dedicata

Il centro studi dell’associazione nazionale professionisti ed operatori dell’editoria Ipermedia Club degli editoriali, già promotore nel 2016 di uno specifico corso a tema, partendo proprio da quell’esperienza ha dato vita alla prima Accademia italiana di Biblioterapia. “Il progetto – spiegano i promotori – nasce nel settembre 2023 dall’esigenza, di fronte alla sfida dell’intelligenza artificiale, di creare nuove opportunità di lavoro in grado reggerne l’impatto e trovare alternative alla sostituzione dell’umano con la tecnologia”. L’idea è quella di permettere a chi frequenterà l’Accademia di intraprendere un particolare percorso professionale nel campo editoriale e non solo. Dunque lavorare con i libri, ma in modo completamente nuovo. 

Mantenendo l’approccio metodologico già applicato nel precedente corso di biblioterapia, si parte da una domanda di base alla quale ne seguono altre: perché leggiamo? Leggere ci fa bene o male? E ancora: “possiamo leggere in un modo nuovo, tesaurizzando ciò che ci è piaciuto di più per poterlo usare per lenire o calmare le nostre ansie, paure, disagi, crisi quotidiane? La risposta è sì, possiamo farlo grazie ai libri. Chiunque può farlo, chiunque può aiutarsi e stare meglio attraverso la lettura terapeuticamente orientata”. 

Viene applicata, dunque, l’essenza della biblioterapia, che è una disciplina finalizzata alla “cura e al benessere della persona attraverso la prescrizione della lettura e dell’uso terapeutico dei libri adatti alla cura integrativa di disturbi e disagi psichici permanenti o congiunturali”. In altre parole si tratta di far convergere le fonti e le derivazioni disciplinari che compongono l’approccio biblioterapico (che sono tante: tra esse neurolinguistica, sociologia della comunicazione, teoria dell’informazione e del linguaggio) in un metodo pratico in grado di fornire a chi frequenterà l’Accademia uno strumento concreto da utilizzare facilmente e correntemente. In questo senso si “identifica la lettura come vettore di terapia apportatrice di benessere per il lettore”, che dunque viene aiutato ad utilizzare il libro come mezzo terapeutico e/o di prevenzione.

Il percorso formativo proposto, articolato in più livelli (quello base per acquisire i fondamenti della disciplina e quelli successivi per approfondire e conseguire l’abilitazione certificata all’esercizio di biblioterapeuta) consente innanzitutto di applicare a sé stessi i benefici della biblioterapia. Portato avanti, permette poi di offrire consulenze e dare indicazioni ad altre persone. A livello avanzato, infine, consente di praticare la biblioterapia e suggerire letture idonee a fare da supporto in momenti di disagio e difficoltà di individui singoli e di gruppi che agiscono ed operano in particolari contesti sociali e lavorativi.

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Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi, due volte laureata presso l'università La Sapienza di Roma (in giurisprudenza e in scienze politiche), è giornalista pubblicista e scrittrice. Collabora con diverse testate e case editrici.

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