La Procura Generale della Bolivia, il 10 ottobre aveva convocato l’ex-presidente Evo Morales a testimoniare in un caso di presunta tratta di minori e stupro. La convocazione è avvenuta a causa dell’accusa secondo cui Morales avrebbe mantenuto una relazione con una minore di 15 anni durante il suo mandato, dalla quale, per di più, sarebbe nato un figlio.
L’ex presidente avrebbe dovuto testimoniare il 10 ottobre, presso il Ministero Pubblico a Tarija, ma non si è presentato, inviando una giustificazione legale tramite il suo legale. La Procura non ha confermato l’emissione di un mandato di arresto nei suoi confronti.
Le accuse riguardano non solo il reato di stupro, ma anche la creazione di una rete di giovani minorenni, conosciuta come “Generación Evo”, che sarebbero state utilizzate per soddisfare i suoi desideri personali.
Il ministro della Giustizia, César Siles, ha dichiarato che anche i genitori della giovane sono sotto inchiesta, per aver lucrato sulla relazione della figlia con l’ex- presidente.
In risposta alla convocazione, Morales ha definito le accuse come una “persecuzione politica”, destinata a impedire la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2025.
Da parte sua, la Procura ha assicurato che il processo sarà condotto con totale trasparenza e conformità alla legge. “Siamo impegnati per la giustizia e non permetteremo che nessuna pressione esterna influenzi le nostre decisioni”, ha dichiarato Lanchipa.
Oltre alla causa di Tarija, Evo Morales affronta anche altre denunce di abusi su minori. Secondo il quotidiano boliviano “El Deber”, l’ex-presidente ha convissuto con quattro minori durante il suo rifugio in Argentina, tra il 2019 e il 2020, sotto la protezione del governo di Alberto Fernández.
Il caso ha riacceso il dibattito sulla giustizia e la politica in Bolivia, con opinioni divise sulla veridicità delle accuse e le motivazioni che eventualmente le sottendono. Mentre alcuni vedono in ciò un’opportunità per far sì che la giustizia agisca senza tener conto del potere politico dell’accusato, altri ritengono che si tratti di un tentativo di screditare Morales, che intende presentarsi per ottenere un quarto mandato per la carica di presidente.