Nella riunione del Consiglio dei Ministri del 28 marzo 2023 è stato approvato il decreto con le misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro bollette e interventi in favore del settore sanitario per un ammontare complessivo di 4,9 miliardi di euro. Una cifra considerevole e attraverso la quale il Governo intende adottare delle misure concrete che possano supportare gli italiani a fronteggiare la crisi energetica che sta colpendo non solo il nostro Paese ma l’intero scenario internazionale.
Le misure a sostegno delle famiglie e delle imprese contro il caro energia sono state rimodulate secondo un piano trimestrale in modo da tenere costantemente conto dell’andamento dei prezzi e in un’ottica a favore del risparmio energetico.
È stata confermata la riduzione dell’Iva al 5% per il gas (anziché al 10%) e l’azzeramento degli oneri di sistema.
Nel decreto contro il caro bollette il governo è intervenuto anche “in materia di salute, stanziando circa 1,1 miliardi di euro in favore di Regioni e Province autonome per limitare l’impatto del payback dei dispositivi medici sulle aziende del settore”.
In generale sono state previste delle agevolazioni per la fornitura di energia elettrica a quanti rientrano in categorie svantaggiate.
Per quanto riguarda l’aiuto alle famiglie è stato prorogato fino al 30 giugno il bonus sociale, oltre ad uno sconto sulle bollette di luce e gas per quante hanno un Isee fino a 15 mila euro, che dunque aiuterà almeno la metà delle famiglie italiane.
In generale per tutti i cittadini, indistintamente dal loro reddito, il decreto introduce una importante novità che prevede dal prossimo 1° ottobre un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento, i cui criteri verranno definiti in maniera congiunta dal Ministro dell’Economia e dal Ministro dell’Ambiente.
Le imprese potranno invece continuare a beneficiare fino al 30 giugno dei crediti d’imposta al 40% e al 45% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.
Anche per quel che riguarda gli imprenditori agricoli sono previste misure a loro supporto, garantendo a coloro che producono e cedono energia fotovoltaica un regime di tassazione più favorevole basato sul minor valore tra il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica, determinato dall’ARERA e il valore di 120 euro/MWh.
Lo stesso documento prevede specifiche disposizioni per la salute. In particolare, per il ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici, viene isttuito un fondo presso il Ministero della salute per l’assegnazione di una quota da assegnare a ciascuna regione e provincia autonoma, da utilizzare per gli equilibri dei servizi sanitari regionali dell’anno 2022. Inoltre, fermo restando l’obbligo del versamento della quota integrale per il ripiano del superamento del tetto di spesa a favore delle 3 regioni e delle province a carico delle aziende fornitrici di dispositivi medici che non rinunciano al contenzioso attivato, si prevede che le aziende che non abbiano attivato alcun contenzioso o abbiano rinunciato al contenzioso attivato, possano versare entro il 30 giugno 2023, la restante quota nella misura pari ad una percentuale inferiore a quella prevista dalla legislazione vigente dell’importo indicato nei provvedimenti regionali e provinciali. L’IVA indicata nei versamenti effettuati dalle aziende fornitrici di dispositivi medici ai fini del contenimento della spesa dei dispositivi medesimi a carico del Servizio sanitario può essere portata in detrazione scorporando la medesima dall’ammontare dei versamenti effettuati.
Il decreto contiene delle misure che sono state elaborate sulla base di un’analisi critica della situazione italiana, così che esse possano intervenire in maniera rapida ed efficace sulle situazioni emergenziali che gli italiani stanno attualmente vivendo. Il Governo tramite questi provvedimenti ha espresso una chiara volontà di rimanere dalla parte dei suoi cittadini e di non acuire ulteriormente le numerose difficoltà già esistenti.
Come ribadito da Giorgia Meloni in un post su Facebook : “Sostenere concretamente cittadini e imprese rimane la priorità di questo Governo.” E il decreto approvato in sede di Consiglio dei Ministri lo dimostra pienamente.