È indicatore positivo dello stato di salute della nostra economia e, soprattutto, della fiducia riposta dai cittadini nel governo, il rendimento dei titoli di Stato. E anche questa volta, con il nuovo titolo creato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il governo ha fatto centro: ieri si è concluso il collocamento del Btp Più, avviato il 17 febbraio, con un rendimento più che positivo. Sono stati raccolti 14 miliardi e 905,67 milioni di euro raccolti con ben 451.831 contratti registrati.
Il Btp Più aveva fatto registrare numeri positivi già nei giorni scorsi: soltanto nel primo di collocamento, gli ordini hanno raggiunto l’importo record di 5 miliardi e 600 milioni. 160mila i contratti siglati, con un importo medio di circa 35mila euro. Ed è stato anche annunciato un innalzamento dei tassi cedolari, rivisti dunque al rialzo rispetto a quanto già annunciato il 14 febbraio: 2,85% per i primi quattro anni (invece di 2,80%) e 3,70% fino all’ottavo anno (invece di 3,60%).
Le caratteristiche
I Btp Più creati dal Mef hanno convinto gli italiani per le sue caratteristiche. Si tratta infatti di un bond pensato con una cedola crescente e con una durata di otto anni. La cedola crescente, ad esempio, consente di stabilizzare il valore di mercato dell’obbligazione intorno alla pari, il valore di rimborso alla scadenza. Un meccanismo che è già utilizzato, ad esempio, per i Btp Valore, ai quali i risparmiatori italiani hanno risposto ugualmente in modo positivo: nella sola emissione straordinaria, sono stati raccolti più di 11 miliardi di euro. Si trattava del quattro Btp Valore emesso, con un tasso del 3,35% per il primo triennio, del 3,9% per il secondo triennio e un premio di fedeltà allo 0,8%. Nel 2023 è stato raccolto un valore record di circa 44 miliardi di euro e di un milione e 600mila contratti siglati. Per intenderci, il 2020 fu considerata un’annata spettacolare: in quel caso vennero raccolti ‘solo’ 25 miliardi di euro al fine di ricoprire le spese straordinarie causate dallo scoppio della pandemia da coronavirus.
Il nuovo Btp Più ha inoltre la possibilità del rimborso anticipato, alla pari, alla fine dei primi quattro anni: anche in questo caso si tratta di un meccanismo che tutela gli investitori e il capitale investito, specie in casi di scadenze di lunga durata. Si tratta, insomma, di un’opportunità per i piccoli risparmiatori, alla ricerca di un investimento sicuro e di flessibilità, conferita appunto dal meccanismo del rimborso anticipato.
Risultato frutto della fiducia nel Governo
Che l’andamento degli investimenti sia collegato alla percezione di stabilità conferita dal governo di turno, non è più un tabù. Nel corso dell’ultimo decennio, la grande instabilità politica in cui era piombata l’Italia aveva fatto calare i rendimenti dei titolo di Stato. Dopo l’entusiasmo del governo Renzi, questo aitante giovane democratico insediatosi nel 2014 (quando furono raccolti 14 miliardi di euro), è stato tutto un peggiorare: tra il 2015 e il 2021, non si è mai riusciti a salire di nuovo sopra la soglia dei 10 miliardi di euro. La crescita si è avuta finalmente nel 2022, per poi arrivare alla soglia record del 2023. Anche quest’anno, dunque, la stabilità del governo e la fiducia risposta in esso dai cittadini danno i loro frutti. E lo Stato italiano, e dunque gli stessi cittadini, ringraziano.