Il dirigente scolastico regionale delle Marche Marco Ugo Filisetti, in occasione del 4 novembre, festa dell’unità nazionale e delle forze armate, nonché commemorazione della vittoria italiana nella prima guerra mondiale, ha inviato un messaggio agli studenti marchigiani delle scuole superiori, rammentando le gesta eroiche e le virtù dei giovani patrioti che in trincea difesero la nazione. Una lettera bella, orgogliosa, che esalta il coraggio di chi andó al fronte e credette nella Patria, decidendo di testimoniare attivamente e con l’esempio.
Nella missiva, in calce, il dirigente ha affidato il suo pensiero alle parole di Giovanni Gentile: “Un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee. Non solo le confessa e le professa, ma le attesta, le prova e le realizza”.
Da questa nota come non aspettarsi il putiferio da parte dei campioni di democrazia e libertà a senso unico?
E ne abbiamo collezionati assai di mestatori, iniziando da una scontatissima ANPI che come al solito sta in finestra in attesa che passi qualche animella non allineata per tirargli in capo un secchio d’acqua. Scandaloso, dicono, che agli studenti possano essere inviate lettere dai toni bellicisti. Ci spiegheranno poi allora come si possa ritenere bellicista una nota che celebra l’unità nazionale e la vittoria nella prima guerra mondiale e pacifista il noto stornello a loro tanto caro “bella ciao”, che vorrebbero fosse intonato nelle scuole, nonostante celebri in sostanza la guerra partigiana in un’Italia dilaniata alla fine del secondo conflitto mondiale.
All’ANPI si sono sommati, alla ricerca di un posto nel walhalla dei difensori della falce e del martello, due onorevoli che non hanno altro a cui pensare, il deputato dem Mario Morgoni e il sempre facondo Fratoianni, portavoce di LEU.
Entrambi non solo parlano di inaccettabile retorica fascista, ma preannunciano interrogazioni al ministro Azzolina affinché prenda provvedimenti.
Ed ecco lì il parolone che va bene per tutte le stagioni “fascista”, retorica fascista. E siamo curiosi di leggerle queste interrogazioni, perché vorremmo ben comprendere le ragioni di tanto scandalo.
Tuttavia possiamo preconizzarne il contenuto, perché ciò che brucia sopra ogni cosa a questi comunisti dei giorni nostri è proprio il concetto stesso di Patria, è l’attaccamento all’Italia, alla sua storia ed alle sue radici, alla sua terra ed al sangue versato per difenderla.
E questo perché nel progetto di omologazione a cui ci vorrebbero assoggettare, l’amore per la Patria è un ostacolo insormontabile. E allora giù, anche quando sarebbero chiamati ad occuparsi di ben altre faccende, ad inseguire il “fascistoide” patriota, a scribacchiare interrogazioni traballanti e ad innescare la tanto cara caccia alle streghe.
Ma la cosa buffa, se un lato comico questa vicenda lo mostra, saranno gli esiti di queste annunciate mirabolanti interrogazioni, perché il Ministro Azzolina si troverà a confrontarsi con le parole di un gigante della filosofia e uno dei più illuminati ministri dell’istruzione della storia d’Italia, Giovanni Gentile, che ha cambiato la storia nei metodi e nei percorsi, con coraggio e presenza morale e intellettuale … pur senza banchi a rotelle.
Un po’ come se a Fedez chiedessero di prendere posizione sulla musica, la lirica e il melodramma di Giuseppe Verdi. Vedremo cosa sarà in grado di dirci, “il ministro”.
L’anpi è una inutile associazione di traditori e succhia soldi pericolosa per l’Italia. I comunisti sono comunque riusciti a fare un golpe bianco. Mattarella, come quasi tutti i presidenti della repubblica, è il primo responsabile: 15 regioni al centro destra e lui che fa?
In primis un plauso al Dirigente scolastico per la serietà con cui si è rivolto agli studenti ricordando loro che il concetto di Patria e di Valore sono alla base della identità nazionale e quindi della civile convivenza. Per quanto riguarda l’ANPI e soci lasciateli ragliare! Non meritano alcun risetto.
Un vero Omaggio A Tutti coloro che hanno sofferto e dato la vita per la nostra amata ITALIA.