“E’ importante far vedere che lo Stato c’è. Il segnale che è stato dato qui è non solo che lo
Stato c’è, ma che è uno Stato che funziona”. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari, a Caivano in occasione dell’abbattimento dell’insegna del centro sportivo Delphinia, divenuto una struttura simbolo del degrado di quella zona del napoletano e nella quale subirono parte delle violenze due cuginette minori di 14 anni.
Il messaggio è fortissimo, ha aggiunto, “non solo perché stiamo rispettando un cronoprogramma che tutti credevano molto difficile. Noi stiamo dicendo che non conviene sfidare lo Stato, non conviene sfidare il Governo – ha proseguito – perché se qualcuno crede di intimorire lo Stato si ritrova davanti uno Stato ancora più determinato a portare avanti gli impegni che ha preso”.
Da simbolo del degrado e dell’abbandono, come hanno sottolineato Fazzolari ed il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, l’ex Delphinia diventerà un centro sportivo e multimediale all’avanguardia che si estende su una superficie di ben 7 ettari, tenendo conto anche del boschetto già risistemato dai carabinieri forestali.
Video. L’abbattimento dell’insegna del Delphinia
La cantierizzazione è stata inaugurata con la presenza inoltre del commissario straordinario
di Governo per Caivano Fabio Ciciliano, del presidente e dell’amministratore delegato di Sport e Salute Spa, Marco Mezzaroma e Diego Nepi Molineris.