“Manifestiamo una seria preoccupazione per ciò che sta accadendo in Cambogia. In qualità di delegato diFratelli d’Italia, ho partecipato ad un’audizione istituzionale con Ram Sainsy, portavoce dei dissidenti cambogiani. La dittatura in Cambogia è terrificante: l’attuale primo ministro Hun Sen, che guida il Paese dal 1985, ha vinto le elezioni del luglio scorso anche in virtù dello scioglimento coatto e ingiustificato dell’unico partito di minoranza che godeva di oltre il 40% dei consensi, tenendo così cittadini sotto una cappa di repressione e corruzione. Fratelli d’Italia chiede al ministro degli Esteri Moavero e all’Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Mogherini, oltre a far aderire immediatamente l’Italia al Trattato di Parigi del ’91 che ha sancito la pacificazione tra Cambogia e Vietnam, anche e soprattutto di portare in sede europea una richiesta di sanzioni effettive alla Cambogia, un Paese che vive di esportazioni, soprattutto tessile, in UE e in USA e che tra l’altro gode ancora di un tasso agevolato a livello internazionale. Non possiamo prestare il fianco al menefreghismo dell’Onu, che mentre manda osservatori in Italia a verificare la presenza o meno di fenomeni di razzismo, continua a consentire di fatto l’esistenza di fenomeni dittatoriali come quello cambogiano, di un Paese che dopo aver vissuto l’abominio comunista, ora vive sotto un regime corrotto che continua ad opprimere i cambogiani”. Lo dichiara Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia.