Consiglio europeo del 23 -24 marzo, Meloni al Senato: tempo austerità finito, riequilibrio conti non sacrifichi crescita

“Il tempo dell’austerità è finito, il percorso di riequilibrio dei bilanci pubblici degli Stati maggiormente indebitati non dovrà sacrificare la dimensione dello sviluppo economico” anche perché “una crescita economica stabile e duratura è l’unica garanzia di sostenibilità del debito pubblico”. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni all’Aula del Senato sul prossimo Consiglio Europeo.

“La voce dell’Italia è e sarà sempre più una voce forte in Europa. E’ questo il mandato che abbiamo ricevuto dai cittadini e che intendiamo portare avanti nei prossimi cinque anni”, ha rivendicato Giorgia Meloni che questa mattina ha reso al Senato della Repubblica le Comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo.

“Sulla revisione del patto di stabilità e crescita – ha detto la premier – c’è ancora da fare ma riteniamo fondamentale arrivare entro il 2023 a nuove regole per dotarsi di principi credibili, realistici e coerenti con la situazione post Covid. Stabilità e crescita meritano un equilibrio effettivo”, dato che in passato il quadro regolatorio era sbilanciato sulla stabilità. “Oggi abbiamo bisogno” di dare priorità “al tema della crescita, le vecchie regole sarebbero irrealistiche, quelle nuove devono sostenere con efficacia gli investimenti pubblici”.

Migranti, rendere effettivi i rimpatri degli irregolari. Europa chiamata a difendere frontiere marittime Italia

“Rendere effettive le procedure di rimpatri degli irregolari è un tema che abbiamo posto con forza e che sta molto a cuore dell’Italia”, sui risultati ottenuti “non possiamo dirci ancora soddisfatti”. Rispetto allo “stato di attuazione degli accordi assunti 5 settimane fa l’Italia intende ribadire che non c’è più un minuto da perdere: è questo il momento di agire, è questo il momento di lavorare a soluzioni”. Ha ribadito Meloni parlando del tema dei migranti irregolari. “Vogliamo contrastare con forza il traffico di esseri umani. Fermare le partenze, collaborare con i Paesi di transito e partenze, velocizzare i rimpatri, dedicare risorse finanziarie adeguate a questi obiettivi: sono le priorita’ che ci siamo dati e che abbiamo portato al tavolo europeo. Non possiamo attendere oltre, non
possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio che è inevitabilemtne un pericolo insito nei viaggi organizzati da criminali”. Ha ricordato il presidente del Consiglio. “Le frontiere marittime dell’Italia sono frontiere dell’Europa, e l’Europa è chiamata a difendere quelle frontiere, perchè la posta in gioco è la vita di migliaia di persone vittime di una tratta ignobile e al tempo stesso la sicurezza dell’intero continente”.

Ucraina: puerile menzogna che soldi siano stati tolti a pensioni.

“E’ puerile dire che nell’inviare armi all’Ucraina sottraiamo soldi agli italiani, è una menzogna”.  L’Italia sta inviando armi all’Ucraina “gia’ in suo possesso” e lo sta facendo per
tenere lontana la guerra da casa nostra. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo.  “Il sostegno all’Ucraina e alla sua popolazione sarà assicurato in ogni ambito: politico, umanitario, civile, militare, e finchè sarà necessario, in coordinamento con partner e alleati. Lo continueremo a fare senza badare alll’impatto che queste scelte potranno avere nel breve periodo sul gradimento o sul consenso della sottoscritta, del governo, delle forze politiche di maggioranza. Continueremo a farlo semplicemente perchè è giusto farlo sul piano dei valori e sul piano della difesa dell’interesse nazionale”.

 

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