Poco prima dell’inizio dei lavori del Consiglio europeo Giorgia Meloni durante il punto stampa a Bruxelles si dichiara “soddisfatta della bozza di conclusioni nella sua ultima versione, che chiede alla Commissione di procedere spedita”. La bozza di conclusioni rappresenta un’ottima notizia per quelle che sono le istanze portate avanti dalla parte italiana soprattutto per ciò che riguarda i flussi migratori, tanto che oggi si può confermare che “il tema dell’immigrazione è un tema considerato oggi centrale, una cosa impensabile fino a qualche mese fa e che viene seguito passo dopo passo dal Consiglio”.
Su transizione ecologica e transizione digitale il premier ha ribadito la tesi italiana, sostenuta anche da altri paesi, secondo la quale “l’Unione non deve occuparsi anche di stabilire quali siano le tecnologie con le quali arrivare agli obiettivi ecologici e digitali condivisi. Anche perché ci sono delle tecnologie sulle quali l’Italia, e dunque l’Europa, sono potenzialmente un’avanguardia e quindi decidere di legarsi a tecnologie che invece sono di fatto ritenute come avanguardia da nazioni esterne all’Unione è una scelta che non favorisce la competitività del nostro sistema.” Una tesi di assoluto buonsenso.
Infine, sulla materia del rientro del debito ed economica in generale, “l’Unione Europea deve imparare dai suoi errori. A tutti i Paesi membri oggi sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica e per la transizione digitale, per le catene di approvvigionamento strategiche. Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non vengano tenuti in considerazione nella governance. La sfida deve essere di una governance più attenta alla crescita e non solamente attenta alla stabilità. Ci sono dei passi in avanti, ma su questo bisogna ancora lavorare molto”