Si è appena conclusa la diretta del premier Giuseppe Conte che al termine del Consiglio dei ministri odierno è tornato a parlare in conferenza stampa, entrando nel merito dei tanti provvedimenti varati dal governo in questi giorni, in una situazione inedita nella storia della vita pubblica italiana.
Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri si occupa innanzitutto di regolamentare la durata delle attuali misure restrittive, e introduce la possibilità che tutti i provvedimenti attuati finora (come il blocco dell’attività scolastica, le restrizioni di movimento e la chiusura delle attività commerciali) vengano rinnovati per 30 giorni in caso di necessità.
Ha poi specificato, smentendo i rumors che si erano susseguiti nella giornata di oggi, che non è vero che l’emergenza durerà fino al 31 Luglio 2020. Fino a quella data continuerà l’emergenza “sanitaria” nazionale, che, ha specificato Conte, è diversa dal “tutto chiuso” degli ultimi giorni, che dovrebbe scadere il 3 Aprile, ma esiste la possibilità che in caso di nuove ondate dell’epidemia di coronavirus venga prolungato o riattivato un nuovo giro di vite.
“Siamo pronti, ci auguriamo prestissimo, ad allentare la morsa delle misure, appena i numeri ce lo consentiranno” ha aggiunto.
Conte ha sollecitato gli italiani a rispettare gli obblighi di sicurezza annunciando che chi viola le regole adesso verrà multato in maniera salata. Da 400 a 3000 euro. Non è prevista la confisca di auto, moto e veicoli.
È prevista inoltre la “chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni” per chi violerà gli obblighi previsti per le attività commerciali.
Il decreto, infine, introduce la possibilità che i prefetti si avvalgano delle forze armate per «assicurare l’esecuzione delle misure di contenimento». Al personale delle forze armate impiegato sarà attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza.