Covid-19. Idrossiclorochina demonizzata sulla base di uno studio infondato.

Idrossiclorochina dannosa o inutile contro il Covid-19? Scusate, ci siamo sbagliati.

È più o meno questo il senso del clamoroso dietrofront dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’OMS, infatti, è tornata sui suoi passi e ha annunciato la ripresa degli studi clinici pochi giorni dopo averli sospesi in seguito alla pubblicazione sulla rivista medica Lancet di uno studio sui possibili effetti collaterali gravi nell’utilizzo del farmaco nei pazienti affetti da coronavirus. Uno studio pubblicato anche sul New England Journal of Medicine. Entrambe le prestigiose riviste hanno ritrattato e chiesto di ritirare le pubblicazioni in questione.à

Lo spiega Askanews, secondo cui per Lancet, in particolare, tre dei quattro autori hanno scritto di non essere “più in grado di garantire la veridicità delle fonti dei dati primari”. Il quarto è il proprietario della società che li aveva raccolti, la Surgisphere di Chicago, che si è rifiutata di fornire i dati completi in suo possesso raccolti sui pazienti, impedendone la verifica. Tra l’altro, secondo il Guardian diversi dipendenti di questa azienda hanno poca esperienza scientifica. Uno sarebbe scrittore di fantascienza, la responsabile marketing una modella di riviste per adulti e hostess per congressi.

A seguito della pubblicazione dello studio- un’analisi condotta su un campione di esaminato 96.000 pazienti Covid-19 ricoverati in ospedale- l’OMS decideva di sospendere i trial su clorochina e idrossiclorochina previsti dal programma di sperimentazione Solidarity. I dati avevano rilevato un tasso di mortalità più alto tra i pazienti in terapia con questi due farmaci.

The Lancet pubblica sul suo sito una nota di scuse e ritira la pubblicazione dello studio. Nonostante la validazione dei dati – forniti da Surgisphere – sia stata commissionata a un gruppo di scienziati per una peer review, permangono dei dubbi sulla loro affidabilità. “Ci sono molte domande in sospeso sui dati inclusi in questo studio”, scrive The Lancet.

L’OMS adesso ha fatto sapere che “non vi sono motivi per modificare il protocollo” degli studi clinici sull’idrossiclorochina, che secondo molti medici, in caso di Covid andrebbe somministrata insieme ad altri farmaci come l’eparina all’insorgere dei primi sintomi, previo controllo medico e in assenza di alcune patologie particolari; il costo oltretutto è irrisorio.

Lo studio “sulla preoccupante mortalità” effettuato su 96mila pazienti secondo modalità ancora da chiarire, ha avuto effetti in tutto il mondo anche se molti medici, infettivologi, scienziati ne avevano preso le distanze. In molti casi l’uso di idrossiclorochina è stato demonizzato ed è diventato argomento di feroce scontro politico, come negli U.S.A, dove la soluzione è stata sostenuta da Trump, convinto del suo funzionamento.

In Italia, la decisione dell’Oms di ritirare i trial sul farmaco avrebbe condizionato, la scelta indipendente, dell’Agenzia Italiana del Farmaco, che ha ritirato la determina che permetteva l’uso domiciliare di idrossiclorochina.

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