“Il procedimento dell’Antitrust non fa altro che confermare ciò che Fratelli d’Italia denuncia da anni: la gestione della biglietteria del Colosseo è stata un esempio lampante di opacità, favoritismi e mancanza di reale concorrenza. Per troppo tempo la concessione è stata prorogata sempre alla stessa società, in barba a ogni logica di trasparenza e competitività – e oggi scopriamo che dietro c’era pure un cartello ai danni di altri operatori. Presenteremo un’interrogazione per chiedere conto di tutte le altre concessioni in essere. Quanti altri “sistemi” simili sono ancora in piedi? È ora di fare pulizia. È inaccettabile che il concessionario coinvolto, nonostante un procedimento in corso, abbia continuato a vincere gare pubbliche. Ma la moralità non dovrebbe essere un requisito minimo per lavorare con la Pubblica Amministrazione? Grazie al Ministro Sangiuliano prima, e al Ministro Giuli oggi, con Musei Italiani e la gestione diretta della bigliettazione da parte dei musei, abbiamo spezzato un sistema che per anni ha bloccato l’innovazione e danneggiato l’intero comparto culturale. E fa davvero specie vedere come certa stampa abbia raccontato la vicenda: come se fosse una novità, quando invece si tratta dell’ennesimo lascito dell’era Franceschini, sotto la quale l’amministrazione avrebbe dovuto vigilare e, invece, ha chiuso gli occhi”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi, capogruppo FdI in Commissione Cultura a Palazzo Madama.