Cutro, i fatti smentiscono le polemiche: Governo Meloni costantemente impegnato su dossier immigrazione

L’impegno nei confronti del dossier sulla migrazione dimostrato sin dai suoi primi giorni non può che essere interpretato come un impegno effettivo e costante da parte del governo.

In risposta a quanti sostengono che l’Italia abbia volutamente fatto morire oltre 70 persone in mare e per cui, addirittura, la Meloni avrebbe “le mani sporche di sangue”, è necessario menzionare alcuni dettagli rilevanti emersi dalla narrazione dei fatti, ricavata anche dai racconti delle vittime.

Innanzitutto, occorre sottolineare che finché la nave non è arrivata a “40 metri circa dalla costa italiana” l’imbarcazione ha proseguito la navigazione senza problemi. Tanto che non essendoci stata alcuna segnalazione relativamente a possibili situazioni di pericolo e non essendo emersa alcuna criticità (nemmeno da parte dell’europea Frontex), il caso è stato gestito come semplice operazione di polizia (la cosiddetta attività di law enforcement).

La prima richiesta di soccorso è arrivata solamente intorno alle 3.50 del mattino di domenica, momento dal quale infatti sono state messe in campo tutte le forze a disposizione per fronteggiare l’emergenza.

Non è stato dunque in alcun modo il comportamento adottato dal governo italiano a causare questo triste evento, ma, occorre ribadirlo, questo è da condurre in primo luogo alla spregiudicatezza degli scafisti che hanno operato “una brusca virata nel tentativo di cambiare direzione per allontanarsi da quel tratto di mare”, provocando l’impatto dello scafo con una secca e causandone quindi il naufragio.

Inoltre, per rispondere a coloro che demonizzano il decreto ONG anche in questa vicenda, va loro ricordato che tale decreto nulla ha a che fare con quanto verificatosi lo scorso 26 febbraio; anzi, il quadro normativo nazionale in materia non è stato assolutamente modificato, e, in generale, le modalità tecnico-operative dei salvataggi non possono essere in alcun modo sottoposte a condizionamenti politici o di natura affine.

La Richiesta di spiegazioni in merito alla vicenda è del tutto lecita, ed è proprio per questo che la procura della Repubblica di Crotone sta indagando per accertare i fatti e per fornire una versione più approfondita.

Ciò che però appare inaccettabile è il continuo attacco non solo nei confronti del governo, ma anche e soprattutto contro i nostri operatori marittimi che quotidianamente si impegnano per la sicurezza dei nostri mari.

Il Governo ha davvero fatto tutto ciò che era in suo potere per evitare quello che, purtroppo, è stato solamente un tragico incidente, non imputabile in alcun modo ad azioni od omissioni da parte delle istituzioni italiane. Cutro rappresenta un punto di svolta nella politica migratoria, che richiede risposte dall’Europa. Ancora più di prima, l’Italia sarà impegnata in prima linea su questo fronte, rivendicando da Bruxelles nuove e immediate in tema di gestione dei flussi e di cooperazione con i Paesi africani, che dovranno essere necessariamente concrete e a lungo termine.

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