Dal territorio. Campobasso e la “Processione dei Misteri”

Organizzata ogni anno a Campobasso per la ricorrenza del Corpus Domini, la processione dei Misteri non è soltanto una commemorazione religiosa ma è anche manifestazione di tradizioni popolari ed eccellenza artigianale: si tratta, in sintesi, di una sfilata di quadri viventi rappresentanti i misteri della Chiesa e le vite dei Santi in cui uomini, donne e bambini, agganciati su particolari strutture metalliche, interpretano i personaggi di ciascuna scena. 

L’idea, figlia di tradizioni antiche, è stata realizzata grazie a Paolo Saverio Di Zinno, scultore e progettista attivo a Campobasso nel Settecento: è stato lui, infatti, che ha progettato e costruito, su commissione delle confraternite cittadine, strutture dette “ingegni” che, tecnicamente parlando, sono composte da una base da cui partono tubi leggeri, robusti e flessibili in lega metallica (che tradizione vuole fosse un’invenzione speciale di Di Zinno e la cui formula è rimasta segreta), capaci di sostenere il peso delle persone che compongono ciascun quadro. Ogni macchina pesa circa sei quintali ed è portata a spalla in processione da nutriti gruppi di uomini in costume tradizionale. Il corteo, inoltre, è seguito da una banda che, con la sua musica, accompagna e scandisce l’avanzamento.

Gli “ingegni” a quanto risulta inizialmente erano ventiquattro: “sei – si legge su molisensi.com – non superarono le fasi di collaudo e altri sei andarono persi durante il terremoto del 28 luglio 1805 a causa del crollo del tetto della chiesa di Santa Maria della Croce, dove erano conservati”. Ai dodici rimasti (Sant’Isidoro, l’Assunta, San Gennaro, Abramo, l’Immacolata Concezione, Sant’Antonio Abate, Maria Maddalena, San Leonardo, San Rocco, San Crispino, San Michele e San Nicola), nel 1959 se ne aggiunse un tredicesimo (il Santissimo Cuore di Gesù), realizzato dalla bottega Tucci sulla base di un disegno attribuito a Di Zinno.

La tradizionale manifestazione, portata avanti con grande partecipazione da tutta la cittadinanza di Campobasso, comincia la mattina presto del giorno del Corpus Domini, quando i volontari dell’Associazione Misteri si incontrano presso la sede del Museo dei Misteri per le ultime attività di preparazione. Poi, dopo la Santa Messa, alle 10 si aprono i cancelli del cortile del Museo e inizia la processione. “La partenza di ciascun Mistero – è spiegato nel sito misterietradizioni.it – viene preceduta dal caratteristico gesto del caposquadra che, colpendo con un bastone la base del Mistero, dà il segnale ai portatori di alzare l’Ingegno e farlo muovere tra due ali di folla festante. La processione si snoda lungo un percorso di circa tre chilometri e mezzo che attraversa la città per fare ritorno al Museo dei Misteri dopo la benedizione impartita dall’Arcivescovo di Campobasso Bojano dal balcone principale del Municipio. Particolarmente caratteristico è il tratto di percorso che interessa il centro storico della città, dove le strade strette sembrano abbracciare i Misteri e gli edifici fanno da suggestiva cornice al loro passaggio”. Un abbraccio che i Misteri ricevono anche dalla popolazione della città e dai numerosi turisti che, ogni anno, accorrono per non perdersi lo spettacolo.

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Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi, due volte laureata presso l'università La Sapienza di Roma (in giurisprudenza e in scienze politiche), è giornalista pubblicista e scrittrice. Collabora con diverse testate e case editrici.

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