“L’Europa deve fare la sua parte, perché noi non possiamo decidere per gli elettori degli Stati Uniti, che hanno votato ed eletto con una maggioranza inusuale proprio il Presidente Trump che ha un programma molto chiaro sul quale ha ottenuto il consenso degli americani. E non possiamo nemmeno decidere per la Cina, perché le decisioni le assume il Partito Comunista Cinese”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a margine dell’inaugurazione del Salone del Mobile di Milano.
“Noi – continua Urso – possiamo decidere per la nostra Unione Europea a cui chiediamo di restituire alle imprese la capacità di investire in Europa, attraverso una sospensione delle regole del Green Deal che hanno soffocato i sistemi industriali europei e portato al collasso l’industria dell’auto europea, che peraltro è anche la più colpita nelle sue filiere dei componenti dai nuovi dazi americani. Uno shock di sburocratizzazione che si può già inserire nel provvedimento chiamato Omnibus, ampliando le semplificazioni che sono lì contenute, in generale creando un clima favorevole agli investimenti in Europa. Noi dobbiamo liberare le mani, le capacità creative e produttive dell’Ue, che sono state legate. Ed è questa la risposta che l’Europa deve dare, ed è per questo che da oltre sei mesi il Governo ha presentato all’Europa numerosi documenti strategici di revisione della politica industriale europea. L’Italia già da mesi ha presentato documenti di revisione sostanziale della politica industriale europea orizzontale e verticale, generale e di settore, che sono all’attenzione della Commissione Europea e che in qualche caso li ha già recepiti, almeno come indicazione”.
