DDL Zan, Calandrini (FdI): sinistra vuole cancellare identità e culture, non accetteremo questa deriva

“Il DDL Zan rientra a pieno titolo nella cultura della sinistra che vuole cancellare le identità e punire chi non la pensa allo stesso modo, tacciato di razzismo, omofobia, transfobia e chi più ne ha più ne metta.
Il DDL Zan nasce con tutte le buone intenzioni di difendere categorie discriminate, ma finisce per condannare il resto del mondo. Lo si vede dall’articolo 4 che per la sua vaghezza diventa una seria minaccia alla libertà di pensiero, calpestata in nome di soggetti considerati deboli e che invece sono usati come scudi umani. Noi siamo per il rispetto delle idee, siamo per la libertà, vogliamo essere liberi di dire che la famiglia è formata dall’unione di un uomo e una donna, che l’utero in affitto è una barbarie, vogliamo essere fieri di essere madri e padri e non genitore 1 e 2. Vogliamo esprimere le nostre opinioni senza che un giudice ci dica che istighiamo odio. Noi rivendichiamo che ciascuno ama come crede, la libertà di amare è sacra come sono sacri famiglie e bambini. Per questo, vanno lasciati fuori i più piccoli da questa norma. Le leggi ci sono già, si volevano migliorare e invece con il DDL Zan si alimentano polemiche e storture. E a ben vedere questa legge non piace neppure a chi l’ha fatta che si fa dettare la linea politica dagli influencer. Abbiamo detto sin dall’inizio che questa maggioranza era troppo diversa per stare insieme, avevamo ragione e questa legge lo dimostra. Il DDL Zan non combatte le discriminazioni: questa norma è un modo per indottrinare le persone a pensare in un certo modo, cancellando identità, conquiste e culture, rendendoci tutti numeri e codici. Noi non ci stiamo a questa deriva, e lo impediremo”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini nel dibattito in corso in Senato sul DDL Zan

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