Ddl Zan. La Pietra (FdI): sinistra crea reato di opinione e sta zitta su persecuzioni omosessuali nei Paesi islamici

“Il ddl Zan non è un disegno di legge contro la violenza, contro le discriminazioni nei confronti degli omosessuali, tema su cui occorre essere molto sensibili e attenti, ma è un disegno di legge che di fatto inserisce nel nostro ordinamento giuridico il reato di opinione lasciando ai giudici una enorme discrezionalità di decidere su una materia che non ha certezza giuridica. Fratelli d’Italia vuole combattere la violenza e la discriminazione e infatti abbiamo presentato una mozione per condannare tutti quei paesi dove ancora l’omosessualità è considerata un reato, a volte punito anche con l’ergastolo. Ma su questo piano non abbiamo trovato una sinistra così sensibile, una sinistra che continua insieme alle associazioni LGBT a denunciare un aumento di discriminazioni e crimini omofobi, smentiti invece dai dati, e non dice una parola sul mondo islamico dove l’omosessualità è considerata un reato, a volte punito con la morte. Fratelli d’Italia non vuole bavagli e per questo siamo contro il ddl Zan che se approvato impedirà di esprimere liberamente il proprio pensiero. Verrà meno un diritto costituzionalmente garantito, cioè quello della libertà di opinione e di espressione, sotto la minaccia di ‘omofobia’. Si devono combattere le discriminazioni di qualsiasi natura, ma non saremo mai disposti alla realizzazione di una società in cui esista un’ortodossia dominante imposta da una sinistra che si finge liberale e democratica”.

Lo ha detto in Aula il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra, nel corso della discussione generale sul ddl Zan.

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