De Luca fa la lagna, ma su Caivano continua il lavoro del governo Meloni

La disputa tra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il governo Meloni va avanti. L’ex sindaco di Salerno non si è placato infatti neppure dinnanzi all’appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivando a rivolgere di nuovo parole pesanti al Presidente del Consiglio. A De Luca, a quanto pare, non sono piaciute le rivelazioni su come la sua Giunta ha gestito negli anni passati i fondi europei: mentre infatti il governatore alza la voce per recriminare una presunta cattiva gestione dei fondi di Coesione e Sviluppo da parte dell’esecutivo, è venuto fuori che la Campania ha utilizzato gli stessi per sagre e feste di paese. Nulla di male in effetti, un modo per far girare l’economia dei piccoli Comuni e per valorizzare i prodotti locali. Se non fosse che molti altri aspetti fondamentali della Regione versano in condizioni pessime, come i trasporti o la sanità.

E mentre De Luca è impegnato a fare baldoria per celare il malgoverno della sua Giunta che da 10 anni è in carica in Campania, dal canto suo il governo Meloni appare fortemente intenzionato a dare ai cittadini campani una vera ripresa dalla piaga della criminalità organizzata. Prosegue infatti il lavoro di ripristino del comune di Caivano, tra le lagne del governatore che per anni ha lasciato tutto così com’è: ieri è stato inaugurato un nuovo asilo nido comunale, un’apertura prevista dal piano straordinario redatto a dicembre dal governo Meloni che permetterà agli abitanti del territorio di far crescere i propri figli in un luogo sano. Secondo il commissario straordinario Fabio Ciciliano, “l’asilo rappresenta un’opportunità per tutte le famiglie di Caivano, e degli altri comuni limitrofi, ed è un importante investimento per il futuro di queste comunità”. La struttura era già stata costruita nel 2019, ma non era mai entrata in funzione: ora, all’interno del più vasto piano di avvicinamento dei cittadini allo Stato e di ripresa di un territorio colpevolmente per anni dimenticato, l’asilo rappresenta un nuovo servizio offerto alla comunità per il suo benessere. “In poche ore dall’apertura – ha detto Ciciliano – sono stati più di trenta i bambini iscritti, questo dimostra quanto fosse necessario intervenire immediatamente nella realizzazione di quest’opera. Far crescere i bambini in un ambiente sicuro e stimolante e contemporaneamente offrire ai genitori un ulteriore porto sicuro – ha concluso il commissario – è un notevole aiuto al welfare familiare e alla crescita economica del territorio”.

Quello di Caivano è solo un esempio delle risposte a ciò che i cittadini realmente chiedono. Provocare, dunque, una guerra mediatica basata su offese, turpiloquio e racconti distorti è rimasta l’unica alternativa utile per la Giunta regionale campana per coprire i suoi anni di malagestione e di negligenza. Il governo Meloni sta difatti dando due lezioni a De Luca e alla sinistra: la prima è che i fondi destinati alle comunità, tramite la collaborazione tra le parti e un buon impiego, possono anche non essere sperperati; la seconda è che col lavoro costante, con serietà e, fattore primario, la volontà, anche le cose più complicate possono cambiare e migliorare. Caivano, appunto, ne è l’esempio.

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