“Il 24 aprile di 110 anni iniziò il genocidio del popolo armeno, ad opera dell’Impero ottomano, che dal 1915 al 1923 costò la vita a più di un milione e mezzo di cristiani armeni e provocò l’esodo di chi riuscì a sfuggire alle persecuzioni. A più di un secolo di distanza quello del popolo armeno è un genocidio dimenticato e, addirittura, in taluni casi negato. Il ricordo delle tragiche vicende del popolo armeno è uno strumento importante per vincere la battaglia del riconoscimento del genocidio e, soprattutto, un modo per ribadire la ferma condanna a ogni forma di persecuzione. In un contesto internazionale che vede il diffuso e preoccupante riaccendersi di conflitti, il riconoscimento e il ricordo di quei tragici eventi deve essere sempre di insegnamento alla ricerca della pace, e deve essere uno strumento per ricordare l’amicizia col popolo armeno e l’impegno espresso dall’Italia anche con una recente mozione bipartisan approvata in senato per promuovere e favorire la pace tra Armenia e Azerbaigian”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, componente del gruppo interparlamentare di amicizia Italia – Armenia.