Debito pubblico italiano in calo al 137,3%, meglio rispetto ad altri Paesi

Non c’è giornata politica in cui non si affronti il tema del debito pubblico, e del peso che l’Italia trascini con sé. Rispetto agli altri paesi europei però, il debito pubblico italiano, risulta inferiore . A certificarlo sono i dati Eurostat 2023, che dichiarano che il rapporto debito-Pil è sceso all’88,6% rispetto all’89,6% del trimestre precedente, confermando così, il corretto funzionamento delle politiche economiche messe in campo dal governo Meloni.

Nonostante il peso di misure come Superbonus e reddito di cittadinanza, che ancora oggi gravano sulle casse dello Stato, i conti pubblici migliorano e le famiglie si alleggeriscono.

Nel 2021 infatti, il debito pubblico lasciato dal governo Conte, ammontava a 154,9%, in un anno e mezzo Giorgia Meloni è riuscita a portare a casa un grande risultato per l’Italia, portando il debito al 137,3%, continuando ad investire negli aiuti alle famiglie e alle imprese, un segnale importante che mette in luce l’efficacia dei provvedimenti emanati.

Rispetto agli altri paesi europei, L’Italia dipende poco dall’estero per il finanziamento del suo debito. Il nostro Paese infatti , risulta avere la più bassa percentuale di debito pubblico detenuta da investitori non residenti, (27,6%), mentre Germania (45,2%) e Francia (51,5%) dipendono molto di più dall’estero per il finanziamento dei loro debiti pubblici, così come altri Paesi quali Austria (64,1%), Finlandia (52,6%), Belgio (55,6%), Spagna (42,6%) e Portogallo (42%).

Debito pubblico di Francia e Germania

La Francia è l’economia con il più elevato debito pubblico finanziato da investitori non residenti, (1.597 miliardi di euro nel 2023), davanti a Germania (1.186 miliardi), Italia (789 miliardi) e Spagna (670 miliardi). Il debito pubblico estero della Francia, risulta ad oggi essere praticamente il doppio di quello italiano. Cifre che fanno riflettere sulla situazione dell’Italia, che è il primo Paese europeo per valore del debito pubblico detenuto da investitori residenti non finanziari, cioè famiglie e imprese, (383 miliardi di euro nel 2023). Una cifra estremamente rilevante in grado di dimostrare al mondo e alle agenzie di rating , la notevole capienza delle risorse finanziarie interne del nostro Paese, la cui importanza non viene invece mai valutata adeguatamente.

Mentre i cittadini tedeschi, francesi e spagnoli investono pochissimo nei loro debiti pubblici (rispettivamente 74, 48 e 34 miliardi le cifre attuali), dati i bassi rendimenti dei relativi titoli di stato, lasciando agli stranieri il maggior onere di farlo.

Le buone condizioni dell’economia italiana, che gode di un discreto stato di salute, in uno scenario globale che ha visto un rallentamento generale, si evince anche dagli ultimi dati riportati dall’Inps, che conferma la riduzione della povertà, con un aumento dell’occupazione. I segnali per l’Italia continuano ad essere positivi, i redditi e consumi in crescita nel 2024 vengono confermati dai numeri, inopinabili.

In conclusione, rispetto agli altri Paesi, il debito pubblico italiano, risulta ben sorretto da una ricchezza privata interna, molto più sostenibile rispetto ad altre realtà.

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Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

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