Declassati agli occhi del mondo.

All’indomani dell’attacco americano che ha portato all‘eliminazione del Generale iraniano Soleimani, Mike Pompeo, segretario di stato americano, detto Ross, ha fatto un importante giro di telefonate a tutte le principali capitali mondiali al fine di spiegare la decisione del presidente U.S.A. Donald Trump. Pompeo ha parlato con Pechino, Mosca, Kabul, Islamabad, Parigi, Londra e Berlino. All’elenco dei colloqui diplomatici manca Roma, così come alla Farnesina, in quelle ore cruciali, mancava il suo principale inquilino, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio (in vacanza con la fidanzata).

Intanto, i turchi avanzano in Libia, a breve saranno a quattro bracciate a nuoto o in windsurf da Lampedusa, ma è la Russia di Putin ad occuparsi di provare a limitare il pericolo dell’espansione del Sultano Erdogan in quel di Tripoli, traendone naturalmente il proprio vantaggio. Infatti, pare che l’Europa stia per scaricare il piano del capo politico dei 5 Stelle di una conferenza UE in Libia, procedendo per l’annullamento.

Se ci sarà quest sgambetto europeo a Di Maio (la UE non vorrebbe affidarsi a lui) l’Italia, spiega Il Giornale – non potrà far altro che attendere il vertice di mercoledì 8 gennaio ad Ankara in cui il presidente turco Recep Tayyp Erdogan e quello russo Vladimir Putin, “discuteranno la spartizione dei rispettivi interessi nei territori della nostra ex colonia“.

Questo, dopo anni di governi dal pensiero debole, incapaci di pensare all’interesse nazionale italiano, mentre gli altri paesi dell’unione, come la Germania e la Francia su tutti, procedevano a fare il proprio gioco.

Già, l’interesse nazionale, Giorgia Meloni, è tornata di recente, invano, a porlo al di sopra di tutto e tutti, suggerendo alla politica di evitare tifoserie e pensare ad obiettivi concreti, necessari a questa nazione.

La leader di Fratelli d’Italia ha chiesto al Governo e all’intero arco parlamentare uno sforzo di responsabilità. Resterà un appello nel vuoto, come il suo avvertimento di un’Italia a un passo dall’irrilevanza sullo scacchiere libico. Inascoltata purtroppo, mentre il Governo Rosso-Giallo porta a compimento l’opera di declassarci agli occhi del mondo. Urge più che mai mandarli a casa.

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Ulderico de Laurentiis
Ulderico de Laurentiishttp://www.uldericodelaurentiis.it
Direttore Responsabile de "La Voce del Patriota".

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