Il nuovo decreto, riguardante le regolamentazioni della beneficenza, sarà composto da 5 articoli: dai 5.000 ai 50.000 euro, arrivando anche alla sospensione dell’attività, per tutti coloro che non rispetteranno le nuove normative.
Il nuovo DDL si occuperà di fare riportare “sulle confezioni dei prodotti” il “soggetto destinatario dei proventi della beneficenza; le finalità a cui sono destinati i proventi della beneficenza; l’importo complessivo destinato alla beneficenza, se predeterminato; ovvero, nel caso in cui non lo sia, la quota percentuale del prezzo di vendita o l’importo destinati alla beneficenza per ogni unità di prodotto”.
Inoltre, secondo quanto sottolineato nel disegno di legge:” produttori e i professionisti forniscono le indicazioni anche nell’ambito delle pratiche commerciali e in particolare nelle comunicazioni commerciali, compresa la pubblicità del prodotto. Il medesimo obbligo è previsto per i soggetti che svolgono attività di pubblicità del prodotto”.
Un nuovo regolamento che però si rivela essenziale, specialmente per evitare truffe ed inganni: basti pensare alle ultime inchieste che hanno coinvolto Chiara Ferragni.
Una sorveglianza maggiore, che sicuramente tutelerà i consumatori da eventuali danni collaterali dagli acquisti.
Il produttore della merce sarà obbligato a comunicare le notifiche all’autorità garante ed anche “il termine entro cui sarà effettuato il versamento dell’importo destinato alla beneficenza”. Successivamente, “Entro tre mesi dalla scadenza del termine”, sarà necessario ragguagliare l’autorità garante della concorrenza e del mercato, in merito al “versamento dell’importo destinato alla beneficenza”.
Un giusto rimedio per arginare coloro che cercano di agire astutamente ed in modo irregolare per aumentare i proventi senza pagare eventuali tassazioni, dimostrando perbenismi che non gli appartengono.
Un rimedio efficace che, come precisato da Adolfo Urso, Ministro del Made in Italy: “Assicura una informazione chiara e non ingannevole”.