“Sorprendono le dichiarazioni di Giuseppe Conte, forse non molto informato sulla politica economica del governo da lui presieduto. Ci accusa di aver aumentato a dismisura le spese militari, che però nel 2020-21 – quando un suo omonimo firmava le leggi di bilancio – sono cresciute non solo in rapporto al Pil, ma anche in valore assoluto. L’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica fa notare che l’aumento si sarebbe verificato anche senza la caduta dell’output, ahinoi frutto di una gestione scellerata che ha devastato la capacità produttiva del Paese”. Lo dichiara Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia, presidente della Commissione Finanze e responsabile economico del partito. “Conte sapeva bene che l’Italia era agli ultimi posti nella Nato, ben lontana dall’obiettivo del 2% sancito in un accordo coi nostri alleati”, aggiunge l’esponente di FdI. La differenza è che in quell’epoca le risorse si sono affiancate a una politica estera molto ambigua verso Russia e Cina, mentre oggi l’Italia – grazie all’impegno personale della presidente Meloni – è tornata saldamente nella comunità euro-atlantica e gode di nuova centralità sul piano internazionale”, conclude Osnato.