Difesa, spazio e immigrazione: c’è un nuovo asse Italia-Svezia dopo la visita di Ulf Kristersson a Palazzo Chigi

Il vivo apprezzamento “per Giorgia e per un ruolo molto importante nel dibattito per mantenere il collegamento transatlantico in questi tempi di grande difficoltà”. Ma anche la consapevolezza che Italia e Svezia hanno la comune priorità della difesa delle infrastrutture sottomarine, con ampi spazi di collaborazione anche sullo spazio. Il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, in visita a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni, ha cerchiato in rosso il ruolo del presidente del consiglio italiano: ponte con il versante occidentale dell’Atlantico per quanto concerne le contingenze alla voce Ue e Ucraina; e al contempo gancio geopolitico per trovare unità di intenti tra Mediterraneo e Baltico su tematiche strategiche come difesa e spazio.

Il primo ministro svedese ha detto di apprezzare “veramente che l’Italia e personalmente Giorgia abbia un ruolo molto importante nel dibattito per mantenere il collegamento transatlantico in questi tempi di grande difficoltà”. In secondo luogo ha riconosciuto a Giorgia Meloni un ruolo di “leader” all’interno del dibattito sull’immigrazione, ricordando che la premier italiana è stata una delle prime ospiti a Stoccolma. Quindi ha detto di essere pronto ad aderire al ‘Processo di Roma’, una delle iniziative lanciate dal governo italiano per contrastare l’immigrazione clandestina verso il vecchio continente. Lo considera “un buon esempio di come combinare migrazione e questioni economiche”: in questo senso secondo Kristersson Svezia e l’Italia hanno “molto da guadagnare” da una fitta intesa sulle “sfide comuni” in materia di migrazione, consapevole che “migliorare la migrazione di ritorno e aumentare la cooperazione con i Paesi terzi è una delle priorità del mio governo”. Ha spiegato che nel 2024 la Svezia ha avuto il numero più basso di richiedenti asilo dal 1999. Il patto d’immigrazione e asilo che è stato adottato è il primo passo nella direzione giusta”.
Meloni ha toccato il tema rilevante della sicurezza delle infrastrutture critiche sottomarine: “Alla luce degli ultimi eventi, oggettivamente preoccupanti, ci dicono quanto sia importante continuare a lavorare insieme, peraltro in un ambito nel quale l’Italia può mettere a disposizione una particolare competenza e know how”. Per cui all’orizzonte vi sono ampi margini di collaborazione su difesa-spazio, “penso in particolare all’industria della difesa, alla cooperazione scientifica e tecnologica e in un altro dominio fondamentale che è quello dello spazio, un ambito nel quale l’Italia ricopre un ruolo di primo piano a livello europeo e ha una vasta e radicata esperienza da condividere”. Ha inoltre citato l’ambito degli investimenti che le più importanti imprese svedesi continuano a fare in Italia.

Appare evidente che i cosiddetti “Paesi cintura” settentrionali dell’Ue hanno acquisito un peso specifico diverso alla luce della guerra in Ucraina. Con la loro capacità di reazione in un quadro geografico che li investe di un ruolo peculiare, perché Svezia e Finlandia, come è noto, hanno trasformato la propria strategia militare con l’ingresso nella Nato.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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