Il decreto bollette, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 28 febbraio, dopo il via libera della Camera e ora nel passaggio al Senato, allarga la propria portata con le misure introdotte dall’esame parlamentare. Un provvedimento messo a punto dal governo che nell’immediato stanzia 3 miliardi di euro per fronteggiare il caro-energia che colpisce famiglie ed imprese. In particolare, si prevede un contributo straordinario di 200 euro per chi ha un Isee fino a 25mila euro. Che può salire a 500 per chi già riceve il bonus sociale (gli Isee fino a 9.530 euro). Vengono concessi due anni in più per cittadini e micro-imprese vulnerabili per il passaggio al mercato libero e per le imprese 600 milioni saranno destinati alle agevolazioni per la fornitura di luce e gas alle Pmi. Mentre agli energivori vengono anticipati i 600 milioni derivanti dalle aste Ets. Tra le novità introdotte dagli emendamenti della maggioranza quella sul bonus elettrodomestici introdotto dalla manovra: il contributo fino al 30% della spesa (con tetto di 100 euro che sale a 200 euro per famiglie con Isee sotto i 25mila euro) non sarà erogato con il classico ‘click day’, ma direttamente con lo sconto in fattura. Viene poi introdotta la figura professionale del consulente per la gestione delle utenze energetiche e di telecomunicazione.
Nonché l’obbligo di rendere più chiare le bollette e soprattutto le modifiche unilaterali proposte dai venditori di energia. Si prevede un contributo di 10 milioni alle associazioni sportive dilettantistiche, in particolare quelle che gestiscono piscine, in quanto energivore. Un’altra misura rilevante è lo stop al pignoramento degli immobili per i soggetti vulnerabili. Non sarà quindi attivata l’esecuzione immobiliare della prima casa per debiti condominiali inferiori ai 5.000 euro. I clienti vulnerabili del sistema a tutele graduali potranno essere inseriti nel mercato tutelato anche alla cessazione del 31 marzo 2027. Sono state inserite semplificazioni per l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, in particolare per i nuovi piccoli impianti idroelettrici e per il revamping di eolici e fotovoltaici già installati. E una ulteriore spinta alla stipula di contratti di acquisto di lungo periodo (PPA) energia prodotta da FER con l’obiettivo di disaccoppiare grazie a questi strumenti il prezzo dell’energia elettrica dal costo del gas. E più semplificazioni per la costituzione di Comunità Energetiche. Un provvedimento di cui andiamo fieri, frutto di un lavoro attento e scrupoloso, che dà risposte immediate alle reali esigenze di cittadini e imprese incentivando anche le energie rinnovabili”.
E’ quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani, segretario della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera.