Quarantena con l’aguzzino: sembra il titolo di un film horror, ma purtroppo è la realtà che molte donne stanno vivendo in questi giorni di isolamento. Le misure imposte per contenere la diffusione del Covid-19 sono molto stringenti, ma agli Italiani non manca la fantasia, e c’è chi si improvvisa pasticciere, fornaio, pizzaiolo, chi riscopre uno strumento e delle doti canore, postando tutto felicemente sui social network. Attività lecita, che alleggerisce una quarantena lunga e complicata, ma non per tutti è così semplice passare del tempo a casa con la propria famiglia. Ci sono quelle donne che si trovano rinchiuse nelle mura domestiche con un marito o un padre violento, che non possono scappare perché non sanno dove andare o perché metterebbero a repentaglio la propria salute e quella dei figli. E sono tante, silenziose, e spesso smarrite.
Per avere un’idea dei numeri che coinvolgono la violenza sulle donne nel nostro Paese, la Banca Dati EURES ha diffuso nel 2019 i dati sulla violenza di genere attraverso il rapporto “Femminicidio e violenza di genere in Italia”, in occasione della “Giornata internazionale per la lotta contro la violenza sulle donne” che si celebra ogni anno il 25 novembre. Sono numeri che testimoniano quanto questo tipo di violenza sia ancora in crescita. Il report EURES ci ricorda che nel 2018 si sono compiuti: 142 femminicidi (+0,7%), 119 in famiglia (+6,3%), in aumento anche le denunce per violenza sessuale (+5,4%), così come aumentano lo stalking (+4,4%) e i maltrattamenti in famiglia (+11,7% nel 2018). Anche il rapporto “Questo non è amore 2019” della Polizia di Stato mette in luce una realtà drammatica: “L’ex partner è indicato dalla vittima come presunto autore degli atti persecutori nel 60% dei casi”; ma anche “Solo a titolo di esempio, nel mese di marzo 2019, in media, ogni 15 minuti è stata registrata una vittima di violenza di genere di sesso femminile”. Che equivale a 88 donne al giorno che hanno subìto maltrattamenti, stalking, violenze sessuali e percosse.
È utile ricordare che a livello nazionale sono attive diverse modalità volte a contrastare la violenza tra le mura domestiche, permettendo così a tutte le vittime di uscire dall’incubo:
- il numero verde 1522, gratuito e attivo 24 ore su 24, dedicato alle richieste di aiuto e sostegno alle vittime di violenza e stalking;
- L’app per smartphone del numero verde 1522, denominata “App1522” e scaricabile attraverso i sistemi più diffusi di IOS e Android, ripropone alcune sezioni informative del sito e, in particolare, facilita la comunicazione chat e l’interazione con le operatrici. La App ha anche all’interno l’accensione di emergenza di luce e segnali sonori, nonché la possibilità di effettuare una chiamata veloce al 1522. Maggiori informazioni sul sito: https://www.1522.eu/
- I Centri Anti Violenza, le cui attività non sono sospese in quanto servizi sociali che “assicurano servizi strumentali al diritto alla salute o altri fondamentali della persona”. Per individuare quello più vicino è possibile consultare i seguenti link: https://www.1522.eu/mappatura-1522/ e http://www.pariopportunita.gov.it/materiale/mappa-centri-antiviolenza/
- Se non è possibile telefonare alla Polizia, si può utilizzare l’app della Polizia di Stato “YOUPOL”. La chiamata geolocalizza la posizione e trasmette i dati alla questura più vicina. Per maggiori informazioni, consultare: https://www.interno.gov.it/it/notizie/lamorgese-sempre-vicini-vittime-e-testimoni-dei-maltrattamenti-famiglia
Dove non arriva la tecnologia, ognuno di noi può fare la propria parte scegliendo di non essere indifferente.