“L’Italia potrebbe dotarsi di un’agenzia per il debito pubblico nazionale, come accade in Germania con la ‘Finanzagentur’ per rendere più efficiente la gestione del debito e garantirsi dai movimenti dello spread, che risultano particolarmente penalizzanti nei momenti di turbolenza finanziaria”. A lanciare la proposta il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione finanze e tesoro, nel corso del convegno “Il debito pubblico e la sostenibilità”, organizzato dall’Università Federiciana presso la Camera dei Deputati.
“Nel valutare il debito pubblico italiano, continua de Bertoldi, è imprescindibile la considerazione che esso vada rapportato pure con il debito, il risparmio ed il patrimonio privato degli italiani. Solamente valutando tutti questi parametri è possibile una corretta analisi del sistema Italia nell’ambito dell’unità europea. Ovviamente la politica dovrebbe impegnarsi per contenere il deficit, in particolare rinunciando ad ogni ricorso al debito nel finanziamento della spesa corrente, mentre in sede europea è invece essenziale che l’Italia si batta perché gli investimenti -Green-, cioè gli investimenti ambientali, siano esclusi dal calcolo del rapporto deficit/Pil”.
“Occorre, inoltre, che si ponga con chiarezza il tema del MES, in modo tale che sia escluso, e ad oggi non è purtroppo così, il rischio di ristrutturazione del debito per poter accedere allo strumento salva Stati, ovvero salva banche. Analogamente ai fini del perseguimento dell’unione bancaria è necessario che venga chiaramente esclusa qualsivoglia penalizzazione per la detenzione di titoli sovrani da parte delle banche” conclude il senatore di FdI.