Elezione diretta del Presidente del Consiglio: via libera al Senato della Repubblica

Ieri, presso il Senato della Repubblica italiana, è stata finalmente approvata la modifica all’articolo 92 della costituzione italiana: il cambio di paradigma, prevede -tra i molti punti- l’elezione diretta del Premier.

Di seguito, alcuni dei cambiamenti di cui il Senato terrà conto: il Premier italiano potrà mantenere il ruolo per non più di due legislature, il premio elettorale sarà destinato su base nazionale e senza la soglia fissa al 55%. Verrà rimosso il “Semestre bianco”, in merito allo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica secondo le sue discrezioni. Il Presidente della Repubblica, conferirà al Presidente eletto il compito di formare una maggioranza di governo; nominerà o revocherà, su consiglio di costui, l’incarico ministeriale.

L’elezione diretta del Premier è un punto molto importante, come riferito dal Senatore Alberto Balboni di FdI: ”Il referendum è un esercizio di democrazia e quindi ci apprestiamo a questo esercizio.”

Dall’opposizione c’è chi definisce negativamente la riforma, asserendo che quest’ ultima smantelli le garanzie fondamentali delle nostre istituzioni, come asserito da Brando Benifei, Capodelegazione del PD a Bruxelles.

Evidentemente la sinistra mal digerisce il plebiscito, ignorando totalmente che misure come queste potrebbero garantire stabilità anche a governi di opposte fazioni.

Per essere più precisi, questo sembra un valido rimedio per scongiurare una sequenza di governi tecnici come negli anni precedenti – l’ultimo fu proprio il Governo Draghi prima del 2022 -. L’emendamento legittima maggiormente la figura del politico eletto mediante una votazione popolare, garantendo inoltre una stabilità parlamentare corretta.  

Altro che svolte autoritarie, i disegni di questo tipo servono proprio a modificare le leggi, con lo scopo di renderle più efficaci e modernizzarle nel modo corretto.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.