Con l’ennesimo atto terroristico islamista, anzi l’ultimo sgozzamento, la Francia si dimostra il Campo dei Santi d’Europa. Campo dei santi era quello che, nell’omonimo e profetico romanzo distopico degli anni Settanta, Jean Raspail definiva la Francia invasa da una immigrazione incontrollata. Stupidamente l’autore è considerato di “estrema destra”: in realtà Raspail era soprattutto un viaggiatore, che sapeva benissimo, per averlo visto, cosa succedeva quando le civiltà si scontrano, come poi avrebbe scritto Samuel Huntington: la guerra civile o appunto, gli sgozzamenti in strada,
Non è neppure nuovo che sia stato ucciso un poliziotto. Che però, ecco la novità, è una donna. Proprio nel momento in cui la sinistra francese e una parte dell’opinione pubblica (ovviamente regressista, pardon progressista) ha fatto partire una dura campagna di delegittimazione della polizia – stile defund the police alla Biden.
Con la differenza che in Usa il terrorismo islamista è stato debellato da tempo, mentre in Francia cresce su un terreno di progressiva sottomissione all’Islam: in cui chi denuncia l’espansione delle pratiche tipo infibulazione può essere portato davanti a un giudice per istigazione all’odio e al razzismo oppure in cui le chiese vengono sempre più bruciate, ovviamente da ignoti troppo noti. Mentre l’ex candidato socialista alle presidenziali, Benoit Hamon, ora a capo di un movimento rosso-verde, ha avuto l’improntitudine di dire che chi denuncia l’islamo-gauchisme ha la stessa mentalità di chi negli anni Trenta parlava di complotto ebraico. Gli islamici oggi come gli ebrei ieri? Una orrenda battuta, considerando che i giudici hanno liberato (per infermità mentale) un islamico che aveva torturato e ucciso una vicina ebrea, fatto accaduto nel Marais, nel pieno centro di Parigi.
E Rambouillet non è la banlieu, ormai terra di nessuno in cui i poliziotti non osano addentrarsi. E’ la sede di una splendido castello del XIV secolo, ora una delle residenze del Presidente della Repubblica. Non sappiamo se l’islamista che ha sgozzato la poliziotta al grido di “Allah è grande” avesse calcolato la portata simbolica del suo gesto: un colpo inferto alla Europa medievale e cristiana, un altro all’autorità dell’Elisio, un altro allo Stato “demoniaco”, di cui gli islamisti non riconoscono legittimità essendo laico, infine un colpo inferto alle donne – mentre negli stessi giorni le femministe al caviale francesi vogliono che sia indurita la legge contro il cat calling.
Macron ha detto che “non ci faremo sopraffare dal terrorismo islamista”. Dal terrorismo forse no, ma all’islamismo socialisti e liberali hanno già ceduto da tempo.