Ettore Licheri del M5S e le accuse infondate rivolte a Giorgia Meloni ed alla maggioranza sul Premierato: altro che rissa in Senato

Ieri in aula, durante la discussione per la riforma che conferirebbe l’Elezione diretta del Premier, il Senatore Ettore Licheri del Movimento 5 Stelle si è lasciato andare ad asserzioni piuttosto discutibili. Le ultime dettate probabilmente da un momento di crisi mistica-oratoria, la quale deve avergli conferito l’opportunità di sparare bazzecole senza capo né coda sul Presidente del Consiglio Meloni e sulla compagine di maggioranza. Dalle sue parole, sembra che il bersaglio su cui l’Avvocato e politico pentastellato avrebbe lanciato le sue freccette a punta arrotondata, fosse proprio il Partito di Fratelli d’Italia.

Urlando a quattro ganasce, l’On Licheri si sarebbe rivolto all’opposizione in cerca di attenzione ed approvazioni urlando: ”Loro possono tutto, perché loro sono Giorgia” praticamente constatando la realtà dei fatti e caricando i parlamentari di FdI dell’ennesima fiducia in se stessi. Poi ovviamente la discussione si è spostata sul palinsesto e sulla cancellazione di un monologo che il coraggiosissimo Licheri non ha neppure nominato: ve lo dico io, si riferiva a quello di Antonio Scurati, che non è andato in onda tra mille polemiche, risultate poi tutt’altro che censura mediatica.

Ma la filippica del non-senso non finisce qui, vi chiederei ancora un po’ di attenzione per piangere oppure ridere a seconda delle inclinazioni personali, perché tra le mille accuse l’Onorevole Ettore Licheri ha tirato in ballo anche l’incontro con il Presidente della Regione Campania De Luca, ma a modo suo e secondo una versione totalmente rivisitata: a detta sua, “Giorgia” – come d’altro canto ama chiamarla a sua volta – avrebbe insultato il Presidente in questione. Chissà che genere di filmato avranno recapitato a Licheri, perché alla maggior parte del pubblico senziente è stata consegnata la versione in cui la Meloni si presenta a De Luca, il Premier avrebbe esordito con un autoironico: ”Presidente De Luca! Quella stronza della Meloni, come sta?” cogliendolo di sorpresa l’interlocutore, rammentando la frase pronunciata ai suoi danni proprio dallo Sceriffo della Campania.

Strano poi che Licheri lo difenda, visto che durante la quarantena da Covid-19, Vincenzo De Luca non avrebbe risparmiato affatto le sue critiche contro il Movimento 5 Stelle: ormai non si sa più cosa farebbero gli oppositori della Meloni per trovare il capello fuori posto del giorno.

Situazione paradossale e da prendere con grande spirito, perché al contrario si rischierebbe di riempire un’anfora con le proprie lacrime, anche in virtù della disperatissima voce del Senatore Licheri, chiaramente disperato perché non più capace di attaccarsi a niente e nessuno per trovare la magagna nel piano.

In conclusione l’On. Licheri riacquista però un minimo di fiducia, attestando che “Anche se siete Giorgia” quando la Costituzione sarà nelle mani del popolo allora sarà lui a decidere, forse ignorando il fatto che la Sovranità appartiene già al popolo costituzionalmente, semmai sono i Governi precedenti come il suo ad averne calpestato di netto l’immagine.

Ma tralasciando questo gigantesco e meravigliosamente comico discorso, tra i deputati Roberto Menia e Marco Crotti (rispettivamente FdI ed M5S), sarebbero volate parole poco cortesi. Gli addetti alla sicurezza del Senato sarebbero intervenuti per placare gli animi: qualcuno ha parlato di Rissa tra Onorevoli come nel caso dei “Sostenitori di Giuseppe Conte” su Youtube, i quali hanno riportato anche il discorso di Ettore Licheri e che io ho deciso di utilizzare come fonte, proprio per dare quel tocco di comicità in più alle sue parole. In sostanza sembra che qualcuno non abbia bene a mente il significato di rissa, se i Media non avessero esordito  con titoli che richiamano ad una ”Rissa sfiorata”, probabilmente a quest’ora i bufalari da Web sarebbero riusciti a deliziarci sugli scontri al Parlamento con spranghe e bombe carta da far invidia ai Derby calcistici.

In tutto questo ultracaotico marasma, che risulta a dir poco avvilente, una cosa è certa: in un’opposizione in cui regnano supercazzole prematurate, il Governo Meloni e la compagine di Fratelli d’Italia risponderà con proposte ed intenzioni politiche, oltre il nulla che ormai sembra non poter avanzare neanche più.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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