Fazzolari al Corriere: “Con noi, affaristi fuori dalle questioni di governo”

In un’intervista al Corriere della Sera di oggi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari ha chiarito tante questioni sorte dalle opposizioni in questo primo anno di governo. Fazzolari, con la coerenza che è cara a Fratelli d’Italia, risponde alle voci su una ipotetica frattura all’interno della maggioranza: voci che vanno avanti dall’inizio della legislatura, ma che non hanno mai avuto corrispondenza nella realtà. “Era dal 2011 che non si approvava la legge di Bilancio senza ricorrere al voto di fiducia, altro che maggioranza litigiosa”. Fazzolari passa in rassegna tutte le conquiste fatte dal governo da un anno a questa parte: i 520 mila occupati in più nel 2023, il record del numero di occupati e dell’occupazione femminile, l’aumento delle pensioni, la conferma del taglio del cuneo fiscale con conseguente aumento in busta paga per milioni di lavoratori, l’accorpamento dei primi due scaglioni di aliquote Irpef con riduzione della seconda al 23%, spread stabile, borsa al +28%. “Nessun governo a 14 mesi dell’insediamento – dice – è riuscito ad abbattere così sensibilmente lo stock di decreti attuativi da adottare, portandolo a 408. Abbiamo messo a disposizione di famiglie e imprese il 99,1% delle risorse stanziate”.

Dopo aver trattato le questione delle europee e delle regionali, per le quali si dice fiducioso su prossimi accordi all’interno del centrodestra, e dopo aver risposto alle critiche su Acca Larentia che la sinistra, dopo anni di governo, sembra aver scoperto solo ieri, Fazzolari riserva la risposta più dura per quei detrattori che cercano di indebolire il governo riguardo coerenza e ricattabilità. “I nostri no a certe forme di accattonaggio danno molto fastidio. Con noi – aggiunge – è finita l’epoca in cui affaristi e faccendieri avevano voce in capitolo sulle questioni di governo”. Il concetto è chiaro: questo governo non scenderà a compromessi, come Fratelli d’Italia non ha mai fatto, con chi non ha a cuore le sorti di questa Nazione, rivolgendo attenzione solo agli interessi propri o della propria parte. “Non siamo arrivati al governo dopo una intera vita di militanza – sostiene ancora Fazzolari – per scendere a patti con persone di cui non abbiamo alcuna stima”. Le parole del sottosegretario sono nette: “Il nostro “grazie non ci serve niente” dà molto fastidio”.

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