Fazzolari da Vespa: “Governo solidissimo. Sul Covid emergono cose scandalose”

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio rilancia il premierato e sottolinea i disastri del governo giallo-rosso durante il Covid: “Scandaloso che i grandi media non diano risalto a quanto sta emergendo”

È iniziata la rassegna invernale del Forum in Masseria, organizzata da Bruno Vespa e Comin and Partners. Ed è stato proprio il conduttore di Rai1 a intervista, oggi, Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, sui temi più caldi del momento.  A partire dal nuovo decreto varato oggi in Cdm contro il caro bollette. Fazzolari, dopo aver sintetizzato il contenuto del provvedimento, ha risposto alle critiche della sinistra, pronta a puntare il dito anche di fronte a una manovra che di fatto aiuta famiglie e imprese: “Sentivo alla radio che le opposizioni dicono ‘è poco, bisognava fare di più’. Forse sì, facciamo anche i conti con le risorse che abbiamo a disposizione: tre miliardi in questo momento, con una situazione complessiva non facile e con una caratteristica di questo governo che è quella comunque di avere sempre i conti in regola, è stato uno sforzo importante che abbiamo voluto fare”. Una misura che Fazzolari ha auspicato di non ripetere nel prossimo anno, perché – ha chiarito – “noi dobbiamo puntare alla riduzione del costo dell’energia”. A tal fine, “abbiamo dato l’avvio al ritorno al nucleare in Italia, che è una cosa fondamentale ed è molto meno lontano di quello che si possa immaginare”. Sarebbe “una svolta incredibile” che arriverebbe anche correggendo “degli errori che sono stati fatti in passato, magari con un po’ di eccesso di buona fede: gli incentivi green – ha specificato – ci sono costati 170 miliardi di euro”. Tutti soldi che gravano ancora sui cittadini. L’intenzione è dunque di invertire la rotta.

Esteri: Trump, dazi, Ucraina

Questioni internazionali. Trump è giunto alla Casa Bianca con azioni e parole che Fazzolari ha definito “più frizzanti” delle aspettative. Ma il sottosegretario ha invitato alla moderazione: “Credo che in questa fase sia importante per tutti riuscire a fare le valutazioni solamente sugli atti concreti, e non sulle dichiarazioni. L’errore più grande che chiunque di noi può fare è quello di inseguire le dichiarazioni, aspettiamo di vedere che cosa accadrà concretamente”. Ad esempio, sui dazi bisognerà capire, al di là dei proclami, la loro reale entità: “Stati Uniti ed Europa sono legate da una serie di interessi anche commerciali, ma non solo, e quindi confido che si troverà un accordo di buon senso”. Può contare, in questo contesto, l’ottimo rapporto tra Stati Uniti e Italia. Rapporti che, per Fazzolari, “sono ottimi a prescindere” da chi governi”. Certo, “adesso ci sono due governi entrambi di estrazione conservatrice e quindi forse ci dovrebbe essere un legame ancora maggiore, però in realtà le dinamiche tra Stati sono in piccola parte influenzati da chi governa”. Inoltre, sul dossier Ucraina, Fazzolari ha specificato qual è la posizione italiana in merito all’invio di truppe europee a Kiev: una proposta, avanzata da Francia e Inghilterra, che “non ci convince per nulla” perché “non capiamo bene quale sia il senso”. Spiega: se l’obiettivo “deve essere quello di deterrenza di un attacco, è molto rischioso” perché da un lato non si danno all’Ucraina garanzie di sicurezza, dall’altro “esponiamo i nostri uomini a un attacco diretto che vorrebbe dire di conseguenza, se colpiti, la necessità di una reazione degli Stati europei”. La proposta di Meloni è chiara: “Estendiamo le garanzie dell’articolo 5 della Nato all’Ucraina senza farle entrare nella Nato”, così da garantire difesa all’Ucraina senza far preoccupare la Russia di una presenza statunitense ai suoi confini.

Premierato, immigrazione, Covid

Sulla stabilità del governo, Fazzolari ha messo a tacere tutte le possibili questioni: “È solidissimo. Sono in grande salute tutti i partiti della maggioranza, vuol dire che gli elettori del centrodestra e gli elettori dei singoli partiti che lo compongono sono molto soddisfatti di quanto si sta facendo”. Si è già al sesto governo più longevo della storia repubblicana, con appena due anni e quattro mesi in carica. Un campanello d’allarme sul sistema italiano, che permette a Fazzolari di ricollegarsi alla riforma del premierato: “Nessun grande dossier economico legislativo di visione può essere realizzato in un anno, due anni, che sono la durata media di un governo. Questo vuol dire che abitualmente chi va al governo non è tenuto a dare risposte di medio-lungo periodo alla Nazione, questo vuol dire accumulare misure sempre di breve visione, alla ricerca del consenso immediato, e tutto questo nel lungo si paga”.

Sull’immigrazione, poi, tira dritto, spiegando che tutte le diatribe potranno essere risolte a livello europeo con la sentenza, attesa, della Corte di Giustizia: “La questione dei Paesi sicuri non può essere interpretata come attualmente la interpretano alcuni giudici italiani”. E poi, sugli strumenti a disposizione del governo per superare l’impasse sui centri in Albania: “Si può sempre immaginare di trasformare i centri in Albania in comuni Cpr che quindi non necessitano del trasferimento solo dei migranti che provengono da Paesi sicuri”.

Altro tema affronta è stato quello dei lavori portati avanti dalla commissione Covid, dalla quale per Fazzolari “stanno emergendo delle cose assolutamente scandalose. E – ha aggiunto – la cosa credo più scandalosa è che i grandi media non stiano dando risalto a quanto sta emergendo”. Il riferimento è soprattutto alla vicenda dele mascherine e della Jc Electronics, ai cui dispositivi sono stati preferiti quelli inidonei e nocivi provenienti da aziende cinesi: “Questo scandalo clamoroso di società escluse perché probabilmente non affini a un determinato sistema e altri soggetti ai quali sono stati riconosciuti miliardi e miliardi di importazioni di false mascherine, causando anche un danno di salute agli italiani, è qualcosa che dovrebbe a mio avviso essere tutti i giorni sulle prime pagine dei giornali. Invece si sta, con grandissima fatica, tentando di raccontare questa cosa nella totale omertà di chi invece dovrebbe parlarne”.

“Confido nella volontà del governo di lasciare un’Italia migliore”

Il sottosegretario ha concluso con le aspettative del governo per i prossimi due anni: “L’attuale governo è composto da quasi tutte persone che hanno dedicato tutta la propria vita alla politica. Se questo governo non riesce a fare bene e a lasciare qualcosa all’Italia dopo di sé, non sarebbe solo un fallimento politico del governo, ma sarebbe un fallimento umano di gran parte delle persone che lo compongono, perché vorrebbe dire in sostanza aver buttato un intero percorso di vita dedicato alla politica. Per questo io confido che la volontà di tutti i membri del governo sia quella di fare in modo bene di portare a termine questa missione e di fare questa esperienza di governo senza aver precluso la possibilità di lasciare un’Italia migliore”.

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