“La notizia del ritrovamento di Ilaria Sula è scioccante. Mentre gli investigatori stanno svolgendo il loro professionale lavoro per chiarire tutti gli aspetti della vicenda ed arrivare ad una fedele ricostruzione di questo crimine, quanto ci raccontano le cronache non può che richiamare alla mente l’efferato omicidio di Pamela Mastropietro. Purtroppo ci troviamo di nuovo davanti a una notizia devastante, davanti alla quale la riflessione deve andare di pari passo con l’articolazione di una risposta istituzionale al fenomeno dei femminicidi. Per questo ho incontrato nei mesi scorsi magistrati, forze dell’ordine, liberi professionisti e centri antiviolenza per mettere a rete le competenze di chi può arginare sul nascere fenomeni che poi sfociano negli orrendi delitti che troppo spesso leggiamo. In tal senso un virtuoso circuito è stato avviato presso la Procura di Civitavecchia e ci auguriamo che tale modello possa presto essere valorizzato. Chi invece scomoda a sproposito il presunto patriarcato nazionale farebbe bene a capire che – se in Italia rischiamo di ritornare ad un passato buio dove la donna è discriminata fino a dover subire atti violenti e assassini – ciò avviene perché le politiche di accoglienza degli ultimi anni non hanno marciato parallelamente ad una reale integrazione degli immigrati rispetto ai valori riconosciuti dalla nostra civiltà. Evitiamo quindi strumentalizzazioni e lavoriamo nell’interesse delle donne”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Emanuela Mari.